Cronache

Fantascienza del presente: Natàlia Trejbalova nello Spazio Volvo

 

Milano, 1 giu. (askanews) - Secondo appuntamento per il progetto "Visioni diacroniche", che porta nel Volvo Studio di Milano i protagonisti dell'arte digitale contemporanea. In questo caso a incontrare il pubblico e a mostrare il proprio lavoro è stata l'artista Natàlia Trejbalova, nata in Slovacchia, ma milanese d'adozione. Nei suoi video ha indagato il fenomeno del terrapiattismo, muovendosi sul terreno della narrazione distopica e della fantascienza."Il tema delle cospirazioni e dei complottismi - ha detto l'artista ad askanews - è molto interessante e anche molto e anche politicamente al giorno d'oggi è un tema molto caldo e credo che questo sia molto collegato con il diverso modo di avere informazioni che è avvenuto con l'avvento di Internet. Io sono interessata alle teorie del complotto come se fossero delle narrazioni speculative della realtà. E questo è anche il legame con la fantascienza, che molto spesso indago"."Visioni diacroniche" è un progetto pensato da Volvo Italia e poi realizzato da BAM - Biblioteca degli alberi Milano con Ilaria Bonacossa, direttrice del Museo Nazionale d'Arte Digitale, che così ci ha parlato del lavoro di Trejbalova: "Mette in discussione l'antropocentrismo e il nostro rapporto con il mondo, in qualche maniera in modo ironico, in qualche maniera psichedelica e in qualche maniera fantascientifica. In tutto ciò però ci pone davanti a un grande tema, ossia come l'uomo immagina il mondo. Perché affrontare il tema del terrapiattismo, in realtà, parte dall'idea che anche se le cose le sappiamo, la nostra percezione del mondo è legata a quello che vediamo".Da questo conflitto, che è semantico e culturale, ma che poi ha reali conseguenze, nasce il motivo di interesse e di ricerca suggerito dalle opere d'arte, che permettono di portare prospettive diverse, e soprattutto visioni diverse, sui temi della nostra contemporaneità, come per esempio quello dell'ecologia e del clima.