Generali e Confindustria insieme a Napoli per rafforzare la cultura del cyber risk tra le PMI campane - Affaritaliani.it

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Generali e Confindustria insieme a Napoli per rafforzare la cultura del cyber risk tra le PMI campane

Lucini (Generali Italia): "È con questo spirito che oggi siamo ospiti di Unione Industriali Napoli: per mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza"

di Redazione Corporate

Generali e Confindustria presentano a Napoli il Cyber Index PMI Campania: focus su consapevolezza, formazione e protezione delle piccole e medie imprese

Si è tenuta oggi nel capoluogo campano la tappa del roadshow promosso da Generali e Confindustria, dedicata alla Campania, con l’obiettivo di diffondere e promuovere la cultura della gestione del cyber risk tra le piccole e medie imprese del territorio. L’occasione ha visto la presentazione del Rapporto Cyber Index PMI Campania, iniziativa realizzata con il supporto scientifico dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano e la partecipazione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

Il report monitora il livello di consapevolezza e le strategie adottate dalle PMI per la gestione dei rischi cyber. Secondo i dati emersi, l’86% delle PMI campane utilizza strumenti digitali a supporto della propria attività, ma il 24% ha subito violazioni negli ultimi quattro anni, una percentuale superiore di 15 punti rispetto alla media nazionale. La consapevolezza media sul tema è ancora bassa: 49 su 100, leggermente al di sotto della media italiana di 52.

Barbara Lucini, Responsabile Country Sustainability & Social Responsibility di Generali Italia, ha dichiarato: “Come Generali abbiamo l’ambizione di essere Partner di Vita delle persone in ogni momento rilevante, sul territorio, vicini alle persone e assumendoci la responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo. È con questo spirito che oggi siamo ospiti di Unione Industriali Napoli: per mettere a disposizione le nostre competenze e la nostra esperienza contribuendo concretamente a diffondere tra le imprese la cultura del cyber risk e sensibilizzare circa l’importanza dell’adozione di adeguati sistemi di protezione, oltre a sistemi assicurativi innovativi”.

Guido Bourelly, Presidente Gruppo Piccola Industria Unione Industriali Napoli, ha affermato: “Siamo fortemente impegnati a migliorare la consapevolezza delle Pmi napoletane in materia di sicurezza informatica. Abbiamo avviato da tempo, come sistema confindustriale del territorio, un’azione di sensibilizzazione sul tema. Ricordo che Napoli è stata agli inizi dello scorso dicembre sede inaugurale del Roadshow ‘Accendiamo la cybersicurezza’, promosso dall’ACN in collaborazione con il nostro Campania Digital Innovation Hub. Contiamo di continuare con determinazione a diffondere la cultura della cybersicurezza, presupposto per tutelare il nostro patrimonio imprenditoriale dalle minacce sempre più sofisticate generate anche dall’IA”.

Antonio Amato, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali Napoli, ha sottolineato: “La nostra sfida peculiare, come Giovani Imprenditori, è di coniugare sempre di più l’innovazione con l’orientamento e la formazione. Accanto a una crescita culturale in termini di vision, abbiamo bisogno di manager e profili professionali con competenze adeguate, che sappiano governare le nuove frontiere dell’innovazione, scongiurandone le possibili minacce. Le nostre iniziative si sviluppano anche su questo versante, favorendo un dialogo stretto tra mondo accademico, della ricerca e dell’innovazione, studenti e giovani imprenditori. Verso un futuro in cui la tecnologia sia protettiva e non invasiva, performante e al tempo stesso inclusiva. Attrezzata per mitigare il rischio cyber”.

Il Cyber Index PMI Campania ha analizzato tre dimensioni fondamentali: l’approccio strategico, la capacità di identificare le minacce e l’efficacia delle azioni di mitigazione. I punteggi emersi sono disomogenei: 58 su 100 per l’approccio strategico (vicino alla sufficienza), 37 su 100 per la capacità di identificazione (sotto la media nazionale) e 53 su 100 per l’attuazione delle misure. Le PMI campane si distribuiscono su quattro livelli di maturità: il 12% è considerato maturo, il 17% consapevole, il 44% informato e il 27% principiante, con una situazione più arretrata rispetto alla media nazionale.

L’appuntamento napoletano è stato il secondo evento territoriale del 2025 e fa parte di un ciclo di incontri formativi e workshop con cui Generali, Confindustria e la rete agenziale vogliono aumentare la consapevolezza sui rischi cyber, sostenere le imprese nella digitalizzazione sicura e proteggere il tessuto produttivo dal crimine informatico. Dopo Roma e Napoli, il roadshow farà tappa prossimamente a Genova.