Cronache

Presentato progetto Dermacare su carcinoma di Merkel

 

Roma, 7 apr. (askanews) - Incontro conclusivo a Roma per il Progetto Dermacare: studio per un modello di presa in carico dei pazienti affetti da carcinoma a cellule di Merkel nella Regione Lazio. Un tumore cutaneo altamente aggressivo, che colpisce in particolare la popolazioneanziana e che spesso non è correttamente diagnosticato e trattato. Il progetto ha visto coinvolto per l'intero 2021 un board scientifico coordinato dal Prof. Paolo Marchetti, Oncologo Direttore Scientifico IDI-IRCCS Roma:"Il progetto è rivolto a valutare la multidisciplinarietà in un ambito molto particolare come quello del tumore di Merkel. Una patologia ritenuta da molti di nicchia e di semplice modalità di trattamento ma che invece racchiude una enormità di sfide non solo per il patologo che ne deve fare la diagnosi, o per ilradiologo, il medico nucleare che deve valutare il bilancio di estensione nel caso di una malattia metastatica ma anche per il chhirurgo e l'oncologo medico, così come per il dermatologo. L'insieme di queste competenze trova una necessità di aggregazione prospettica in maniera tale che tutti i pazienti,indipendentemente dalla porta attraverso la quale entrano nel nostro sistema sanitario abbiamo uguali opportunità di ottenere la migliore cura possibile".I partecipanti al Progetto Dermacare concordano dunque sulla importanza della gestione multidisciplinare dei pazienti affetti da questo tumore e l ottimizzazione dei processi di diagnosi e cura all interno dei gruppi multidisciplinari dovrebbe avvenire nei centri di riferimento presenti nella Regione. Come evidenziato dal professor Giovanni Pellacani, Ordinario eDirettore della scuola di Dermatologia e Venereologia dell'Università La Sapienza di Roma: "Per fare diagnosi di questi tumori, che insorgono di solito in una popolazione abbastanza anziana che tende a non preoccuparsi di cose che compaiono sulla pelle abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti i colleghi, dal territorio ai medici di medicina generale che vedendo qualcosa di strano, un nodulo, di solito rosa,violaceo che improvvisamente compare sulla pelle e che tende a crescere invitano al controllo dal dermatologo, perchè intervenire in anticipo comporta benefici di salute ed evita la progressione di questa malattia".Il modello studiato nel progetto Dermacare tende proprio a questo, una gestione globale multidisciplinare del problema che prevede una diagnosi il più precoce possibile, un invio in centridi maggior competenza, un trattamento e un ritorno del paziente sul territorio. Alberto Chiriatti, vice segretario regionale della Federazione Italiana Medici di Famiglia Fimmg Lazio:"Ma la novità più grande è la possibilità di avere un riferimento del centro specialistico che possa risolvere il problema sia al medico sia al paziente per una gestione rapida e utile di tutto il problema".