Economia

Efficiente e green: come cambia la logistica nel largo consumo

 

Milano, 29 gen. (askanews) - Digitalizzazione, collaborazione di filiera, sostenibilità. Sono le parole chiave che stanno cambiando la fisionomia alla logistica nel largo consumo. Considerata fino a qualche anno fa la sorella minore delle funzioni aziendali, oggi la logistica ha assunto un ruolo primario sia sotto il profilo economico che dell'impatto ambientale. Ad analizzare come negli ultimi 10 anni è cambiata e quali siano gli scenari che la attendono una ricerca GS1 Italy sulla "Mappatura dei flussi logistici nel settore del largo consumo in Italia", realizzata in collaborazione con Politecnico di Milano e Università Cattaneo Liuc. Ne abbiamo parlato con Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy, in occasione della presentazione della ricerca a Milano, a cui ha preso parte anche l'onorevole Maria Chiara Gadda."Abbiamo potuto toccare con mano che da parte delle aziende c'è una azione effettiva - ha detto Aceto - Le aziende fanno e a questo ha contribuito molto l'elemento nuovo della sostenibilità: il grande focus della sostenibilità ha dato una grande accelerazione, questa coincidenza tra l'efficienza e il risultato in termini di sostenibilità ha dato una grande accelerazione alle aziende a fare di più".Del resto perseguire l'efficienza è un obiettivo prioritario per chi si occupa di logistica. Solo nel 2018 la filiera del mass market ha movimentato oltre 3,2 miliardi di colli, per un totale di 18 milioni di tonnellate di merce trasportata e 68 milioni di pallet prodotti. Dati questi, raccolti nell'analisi di GS1, che raccontano la complessità di questa funzione andata incontro a un profondo cambiamento negli ultimi dieci anni. Fabrizio Dallari, direttore Centro logistica e supply chain management, Liuc Università Cattaneo. "In 10 anni - ha souegato Dallari - c'è stata una rivoluzione non tanto nei flussi quanto nei comportamenti delle aziende, spinte dall'innovazione della digitalizzazione, ricerca sostenibilità e soprattutto spinti dal voler collaborare per minimizzare i costi complessivi di filiera, da una parte i produttori del largo consumo dall'altra gli operatori logistici e della gdo 00.04.21. Abbiamo visto in dieci anni un continuo crescere dei rapporti di filiera a cui crede molto Ecr Gs1 Italy. Abbiamo visto dei cambiamenti che hanno beneficiato non solo dal punto di vista economico la filiera ma anche dal punto di vista ambientale".La fortunata correlazione tra la crescita di efficienza e la sostenibilità non significa che in questi dieci anni si sia ridotta la complessità. Anzi: dall'aumento delle referenze all'ampliamento della gamma dei prodotti passando per un incremento del livello dei servizi, sono solo alcuni dei fattori che hanno reso più complicata la gestione della logistica. Eppure i dati raccontano un'importante evoluzione, come ci spiega Marco Melacini, direttore scientifico dell'Osservatorio contract logistics "Gino Marchet" del Politecnico di Milano."La ricerca ha evidenziato che l'attenzione delle aziende sul processo di riordino e sulla collaborazione tra fornitore e cliente - ha sottolineato - ha portato a una riduzione dei viaggi annui di 450mila pari a un saving di 160 milioni di euro. Questa efficienza si è tradotta in un minore impatto dal punto di vista ambientale con una riduzione della CO2 della filiera grazie anche all'uso di mezzi sostenibile. Il beneficio è di 97mila ton di CO2 in meno all'anno".E' evidente che per vincere la sfida del futuro, soprattutto in fatto di sostenibilità, la logistica deve poter contare su un Paese che agevoli il cambiamento, partendo da un ruolo attivo di politica e istituzioni. L'onorevole Maria Chiara Gadda, promotrice della legge contro lo spreco alimentare"La transizione si agevola creando delle alleanze. Le alleanze si creano soprattutto con chi produce e crea crescita nel nostro Paese - ha affermato Gadda - Credo che la transizione si debba agevolare consentendo a tutto il comparto produttivo di portarsi verso una economia circolare portandosi sempre di più non soltanto verso la sostenibilità economica e ambientale ma anche sociale. Questo si ottiene agevolando un percorso e non mortificandolo".Quello a cui si è assistito negli ultimi dieci anni, però, non è un cambiamento che può considerarsi concluso. La logistica è un cantiere sempre aperto che, come hanno confermato le testimonianze dirette di Coop Italia, Conad, Fater e Nestlé durante l'evento milanese, evolverà ancora sotto la spinta di forze come l'automazione, la sostenibilità, la digitalizzazione indicata come la sfida principale dalla metà degli intervistati nella ricerca GS1, e, non da ultimo, la collaborazione tra gli attori della filiera.