Economia

Sfida ad antimicrobico resistenza passa da ricerca e innovazione

 

Milano, 14 set. (askanews) - Si stima che se non saremo in grado di proteggerci adeguatamente dall'antimicrobico resistenza, entro il 2050 saranno milioni i morti provocati dalle infezioni causate da germi multiresistenti, ben più dei morti causati dal cancro e dal diabete. Il Covid inoltre non ha fatto che amplificare il problema di infezioni contratte in ospedale e causate da microbi resistenti agli antibiotici a nostra disposizione. Il contrasto all'antimicrobico resistenza è una sfida globale che passa attraverso ricerca, sviluppo e produzione di nuovi antibiotici, in grado di contrastare le infezioni da patogeni resistenti a maggiore criticità.Se ne è discusso a Verona nel corso di un webinar nella sede di ACS Dobfar organizzato da MOTORE SANITA'. L'azienda italiana e leader mondiale nella produzione di antibiotici, e l'azienda farmaceutica giapponese Shionogi, hanno siglato una partnership, con protagonista l'Italia. Come ha spiegato dal presidente di ACS Dobfar, Marco Falciani: "La Shionogi, che ha sviluppato un ottimo antibiotico, il Cefiderocol, aveva bisogno di un partner in Italia per rilasciare il prodotto. Nel frattempo ci ha contattato anche per fare degli intermedi e avviare questa partnership e speriamo di fare il prodotto per loro qui in Italia""Hanno bisogno di aziende flessibili, brave e veloci. Quindi hanno scelto noi perché siamo rimasti gli unici, a parte i cinesi", ha concluso.L'antibiotico di Shionogi promette grande efficacia, ha spiegato Simona Falciai, General Manager Shionogi Italia: "Un antibiotico molto innovativo: ha un meccanismo d azione particolare che riesce ad ingannare il batterio: è un antibiotico all interno di una molecola siderofora. Il batterio ha bisogno di ferro, quindi fa passare la nostra molecola che essendo battericida può uccidere il batterio", ha spiegato la manager."Questa è la vera innovazione: mentre altri antibiotici sono respinti il nostro riesce a debellare quei patogeni più difficili da debellare e dove ci sono poche opzioni terapeutiche e quindi dove il paziente è a rischio d mortalità".Francesco Menichetti, professore Ordinario di Malattie Infettive all'Università di Pisa, è fiducioso sull'arrivo di un nuovo antibiotico nella lotta contro la AMR: "E' in grado di esplicare la sua attività antimicrobica nei confronti della quasi totalità dei microbi multiresistenti. Quindi è un grosso punto di arrivo, un progresso tangibile. I dati preliminari sono molto importanti. Speriamo che l'esperienza clinica che noi porteremo avanti confermi le nostre migliori aspettative", ha concluso Menichetti.