Politica

De Paolis: "Crimini di guerra si ripetono con stesse modalità"

 

Milano, 29 mag. (askanews) - "Questo periodo storico è particolarmente significativo anche nella congiuntura internazionale nella quale ci troviamo, situazioni di atrocità di crimini di guerra si ripetono con le stesse identiche motivazioni e modalità", rispetto a quanto documentato in passato nella II guerra mondiale.Marco De Paolis, procuratore generale militare presso la Corte Militare di Appello, racconta attraverso la mostra "Nonostante il lungo tempo trascorso " parte del lavoro di una vita e una pagina importante della storia recente italiana legata ai crimini nazifascisti commessi in Italia e all'estero sulla popolazione civile e sui militari italiani nell'imminenza e dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Con l'auspicio che in un prossimo futuro l'enorme mole di documenti confluiscano in un centro di documentazione nel quale gli studenti, gli storici o anche gli stessi familiari e le comunità delle località dove sono avvenute le stragi, possano andare a documentarsi.L'iniziativa - sino al 25 giugno al Castello Sforzesco di Milano - si svolge sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica, racconta pagine di storia ma è anche di stretta attualità rispetto al presente della vicina guerra in Ucraina."Lo studio del recente passato, l'attenzione che possiamo dedicare alla nostra storia è sicuramente di grande utilità per i giovani, per poter coltivare una vera e reale cultura della pace che possa in qualche modo farli diventare dei cittadini europei, consapevoli dei principi di pace e di democrazia nei quali dobbiamo vivere".De Paolis è considerato uno dei maggiori esperti in Italia in materia giuridica di crimini di guerra della seconda guerra mondiale.L'attenzione della mostra è posta sul profilo giudiziario, anch'esso complesso e ricco di episodi poco noti o addirittura del tutto sconosciuti: i processi penali militari delle Corti Alleate e dei Tribunali Militari Italiani. L'evento è organizzato dallo Stato Maggiore della Difesa e dalla Procura Generale Militare presso la Corte Militare di Appello.Intervista di Cristina GiulianoMontaggio di Linda VerzaniImmagini askanews