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Fondi Ue, Carfagna-Ferreira firmano accordo: per l'Italia 75 mld

 

Roma, 19 lug. (askanews) - La ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, e la commissaria europea per la Coesione, Elisa Ferreira, hanno firmato a Roma l'Accordo di Partenariato tra l'Italia e la Commissione europea che rappresenta la base per la programmazione 2021-2027 dei fondi strutturali europei. "L'accordo di Partenariato che abbiamo firmato- sottolinea Carfagna - stanzia per l'Italia oltre 75 miliardi di euro tra fondi europei e cofinanziamento nazionale, di questi 43,127 miliardi sono risorse in arrivo da Bruxelles, 31 miliardi sono destinati al Mezzogiorno e sono aggiuntivi rispetto al Pnrr e al Fondo nazionale di sviluppo e coesione: nei prossimi 5-7 anni si aprono per il Paese e in particolare per il Mezzogiorno delle straordinarie opportunità di crescita e di coesione che siamo chiamati a sfruttare con la massima responsabilità".Da parte sua la commissaria europea alla Coesione, Elisa Ferreira, ha detto che ci teneva ad essere presente a Roma per la sottoscrizione di questo accordo per dare un segnale di fiducia all'Italia, in un momento difficile per la crisi di governo: "Quello firmato oggi è il più grande accordo di partenariato in Europa", ha detto Ferreira. "Uno dei principali obiettivi di questa intesa è quello di supportare la crescita economica in Italia seguendo tre principali direttive: più verde e più impegno contro il cambiamento climatico, più innovazione tecnologica e digitale e più formazione e istruzione per le persone fuori dal mercato del lavoro nelle regioni meno sviluppate in modo che anche loro possano essere parte di questa crescita".L'Accordo di Partenariato italiano prevede l'istituzione di dieci Programmi Nazionali. Tra questi, rappresentano novità importanti il nuovo Programma dedicato alla salute nelle regioni meno sviluppato e il potenzionamento di quello rivolto alle città metropolitane, che si estende anche alle città medie del Sud. A questi, si aggiunge il Programma collegato al Fondo per la Transizione Giusta, introdotto per la prima volta a livello europeo nel ciclo 2021-2027.