Politica

Francia, Lille protesta contro la chiusura dei bar (alle 22)

 

Roma, 30 set. (askanews) - Luci che si spengono, cartelli con la scritta "Lasciateci lavorare" e tanta rabbia: nella Grand Place di Lille, nel nord della Francia, tra le 150 e le 200 persone hanno protestato contro le restrizioni , che prevedono la chiusura anticipata dei bar per contenere i contagi di coronavirus.Tra i promotori dell'iniziativa il gestore del bar Privilége, Guillaume Delbarre, che denuncia:"Quando in una scuola c'è un bambino che fa un errore, non è tutta la classe che viene sgridata, è il bambino che ha fatto l'errore. Qui è la stessa cosa: ci sono i professionisti che rispettano al 100%, siamo stati controllati non so quante volte, da me sono venuti più di 30 volte. E tutto è stato rispettato, come deve essere". "Ho davvero paura di una chiusura completa delle strutture. E al momento non è possibile, non ne usciremo, non è difficile: non possiamo prendere cento e spendere 200, non è possibile".Il raduno è stato organizzato dal collettivo "main dans la main pour sauver nos professions", che riunisce i professionisti del settore della ristorazione e dei locali notturni.Da lunedì i bar di Lille devono chiudere alle 22, i ristoranti a mezzanotte e mezza, mentre la metropoli è stata posta sotto "stato d'allerta rafforzato" in merito alla pandemia di coronavirus.Il malcontento per le restrizioni riguarda anche la capitale Parigi: una ventina di gestori di bistrot e ristoratori parigini hanno manifestato martedì sera nell'est della Capitale francese, nel quartiere della Bastiglia, contro l'obbligo di chiusura alle 22.A Marsiglia, zona di massima allerta, i propritari di bar e ristoranti hanno chiesto al tribunale amministrativo di sospendere la chiusura totale imposta per due settimane.