Politica

Turchia spaccata, Erdogan vince ma non trionfa: Ora stiamo uniti

 

Milano, 29 mag. (askanews) - "Ora è il momento di unirci e radunarci attorno ai nostri obiettivi e sogni nazionali, mettendo da parte tutte le discussioni e le controversie relative al periodo elettorale". Recep Tayyip Erdogan celebra così, davanti al palazzo presidenziale di Ankara, la vittoria al ballottaggio su Kemal Kilicdaroglu, che gli consentirà di proseguire il suo mandato da presidente, il terzo consecutivo. Una vittoria che però non può soddisfare totalmente il leader turco, che avrà ora il compito di compattare i ranghi di un Paese che per larga parte ha scelto di manifestare il suo dissenso.E il richiamo all'unità che il presidente ha indirizzato al termine di una giornata tesa a un Paese sostanzialmente spaccato, che gli ha parzialmente voltato le spalle, ha proprio questo obiettivo. Le grandi città, Istanbul e Ankara in testa, e le regioni costiere hanno scelto di sostenere il suo avversario, mentre Erdogan ha fatto il pieno di voti nelle aree rurali e centrali del Paese. Di certo, brucia e non poco, soprattutto la sconfitta nella città sul Bosforo, di cui in passato è stato sindaco.Con il 99,85% delle schede scrutinate, Erdogan ha ottenuto il 52,16% dei voti, contro il 47,84% di Kilicdaroglu.Adesso è già tempo di riflettere su come dialogare con l'altra metà del paese, quella che non gli ha consentito di ottenere il "trionfo" sperato.L'alta inflazione, al 44%, ha certamente pesato sul calo dei consensi per Erdogan nelle zone costiere e nelle grandi città. Ad un tasso annuo di quasi il 44%, pesa sulla vita di tutti i cittadini.Intanto sono già arrivate le congratulazioni di leader politici e capi di Stato stranieri, tra i quali la premier italiana Giorgia Meloni. Tra i primi messaggi arrivati, figurano quelli del presidente russo Vladimir Putin e del leader ucraino Volodymyr Zelensky.