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Coronavirus
Coronavirus, va sempre peggio: 19.143 nuovi positivi e 91 morti

Coronavirus, Pregliasco: "Subito misure più risolute"

Nuova impennata dei contagi da Coronavirus, saliti a 19.142 (+3.064) con il record di 182.032 tamponi (+12mila). E' quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute che registra anche 91 decessi. In Lombardia i nuovi casi positivi sfiorano quasi le 5mila unita' (4.916), mentre sono 2.280 in Campania e 2.032 in Piemonte. Gli attualmente positivi sono 186.002 (+16.700) con 10.549 pazienti ricoverati con sintomi (+855) e 1.049 in terapia intensiva (+57). Sono in isolamento domiciliare 174mila pazienti mentre sono 2.352 le persone guarite o dimesse.

CORONAVIRUS. ISS: IMMINENTE SOGLIA CRITICA IN ALCUNE REGIONI - L'epidemia e' "in rapido peggioramento e compatibile complessivamente con uno scenario di tipo 3 (Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale) con rapidita' di progressione maggiore in alcune Regioni italiane. La situazione descritta in questo report evidenzia segnali di criticita' dei servizi territoriali e del raggiungimento imminente di soglie critiche dei servizi assistenziali di diverse Regioni/PA". E' la posizione dell'Istituto Superiore di Sanita' nel consueto report settimanale sull'evoluzione dei contagi da Covid-19 in Italia. "Sono necessarie misure, con precedenza per le aree maggiormente colpite, che favoriscano una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e che possano alleggerire la pressione sui servizi sanitari, comprese restrizioni nelle attivita' non essenziali e restrizioni della mobilita' nonche' l'attuazione delle altre misure gia' previste nel piano 'Prevenzione e risposta a COVID-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di trasmissione per il periodo autunno-invernale'. Si invitano nuovamente le Regioni/PA a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e a considerare un tempestivo innalzamento delle misure di mitigazione nelle aree maggiormente affette".

Per l'Istituto Superiore di Sanita' e' "fondamentale che la popolazione rimanga a casa quando possibile e riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie. Si ricorda che e' obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine". L'analisi dei dati relativi al periodo 12-18 ottobre 2020 rileva che "per i tempi che intercorrono tra l'esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi, e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l'infezione tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Alcuni dei casi identificati tramite screening, tuttavia, potrebbero aver contratto l'infezione in periodi antecedenti". Inoltre "si continua a osservare un forte incremento dei casi che porta l'incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg a 146,18 per 100.000 abitanti (periodo 5/10-18/10) (vs di 75 per 100.000 abitanti nel periodo 28/9-11/10). Nello stesso periodo, il numero di casi sintomatici e' passato da 15.189 (periodo 28/9-11/10) a 27.114 (periodo 5/10-18/10). L'aumento di casi e' diffuso in tutto il Paese, con tutte le Regioni/PPAA che riportano un aumento nel numero di casi diagnosticati rispetto alla settimana precedente (flusso MdS). Questa settimana, soltanto uno su quattro dei casi e' stato rilevato attraverso attivita' di tracciamento di contatti, mentre il 31,7% e' stato rilevato attraverso la comparsa dei sintomi. Scende anche la percentuale dei casi rilevati attraverso attivita' di screening (25,8% vs 31.1% della settimana precedente). Nel 16,9% dei casi non e' stato riportato l'accertamento diagnostico".

Ancora secondo L'ISS: "Nel periodo 01 - 14 ottobre 2020, l'Rt calcolato sui casi sintomatici e' pari a 1,50 (95%CI: 1,09 - 1,75). Per dettagli sulle modalita' di calcolo ed interpretazione dell'Rt riportato si rimanda all'approfondimento disponibile sul sito dell'Istituto Superiore di Sanita' (https://www.ISS.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/con tent/id/5477037). Sono riportati segnali di allerta della resilienza dei servizi territoriali in tutte le Regioni/PA". L'epidemia e' "in rapido peggioramento e compatibile complessivamente con un scenario di tipo 3 con rapidita' di progressione maggiore in alcune Regioni italiane: si riscontrano infatti valori di Rt superiori a 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e segnali che si riesca solo modestamente a limitare il potenziale di trasmissione di SARS-CoV-2. Si osserva una rapida crescita dell'incidenza, impossibilita' sempre piu' frequente di tenere traccia di tutte le catene di trasmissione e rapido aumento del carico sui servizi assistenziali con aumento dei tassi di occupazione dei posti letto ospedalieri sia in area critica che non critica". Per l'Istituto Superiore di Sanita' "sono complessivamente 7.625 i focolai attivi, di cui 1.286 nuovi, quindi anche se sono in aumento i focolai attivi, per la prima volta in undici settimane e' in diminuzione il numero di nuovi focolai (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 4.913 focolai attivi di cui 1.749 nuovi). Questa diminuzione e' probabilmente dovuta al forte aumento di casi per cui i servizi territoriali non hanno potuto individuare un link epidemiologico: sono stati segnalati 23.018 casi non associati a catene di trasmissione note (vs 9.291 la settimana scorsa) che corrisponde al 43,5% del totale di casi notificati questa settimana. Sono stati riportati focolai nella quasi totalita' delle province (106/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (81,7%) che al momento rappresenta un contesto di amplificazione della circolazione virale e non il reale motore dell'epidemia".

Questa settimana, fa notare l'ISS, "sono in aumento i focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico anche se la trasmissione intra-scolastica appare ancora limitata (3,5% di tutti i nuovi i focolai in cui e' stato segnalato il contesto di trasmissione). È tuttavia chiaro che le attivita' extra e peri-scolastiche possono costituire un innesco di catene di trasmissione laddove non vengano rispettate le misure di prevenzione previste". Ancora questa settimana, a livello nazionale, "si e' osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate (7.131 vs 4.519 in area medica, 750 vs 420 in terapia intensiva nei giorni 18/10 e 11/10, rispettivamente) e, conseguentemente, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni/PPAA sopra 10% in entrambe le aree. Se l'andamento epidemiologico mantiene il ritmo attuale, esiste una probabilita' elevata che numerose Regioni/PPAA raggiungano soglie critiche di occupazione in brevissimo tempo".

Covid: Italia, 14 milioni e 132.421 tamponi da inizio pandemia - In Italia dall'inizio dell'emergenza per il Coronavirus sono stati eseguiti 14 milioni e 132.421 tamponi. Il dato emerge dal report settimanale del Commissario straordinario sull'emergenza Coronavirus. Nella giornata di ieri, secondo quanto emerge dal report, la percentuale dei positivi al Covid 19 su 170.392 tamponi era del 9,4%, un dato in diminuzione rispetto alla giornata del 21 marzo scorso quando su soli 26.336 tamponi, la percentuale dei positivi era del 24,9%. Solo sette giorni fa, il 14 ottobre,la percentuale dei positivi era del 4,8%, su 152.196 tamponi effettuati.

Covid: Fontana, oggi in Lombardia 5mila nuovi positivi - "La linea dei contagi in Lombardia sta salendo, oggi ci sono 5mila positivi in piu' rispetto a ieri e 350 ricoveri tra intensiva e non intensiva: nella intensiva sono complessivamente 170, mentre a Milano citta' i nuovi contagiati sono circa mille, numeri che dicono che il virus ha ripreso a circolare". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel corso di un punto stampa a Palazzo Lombardia a Milano.

Covid: De Luca, oggi in Campania 2.280 nuovi casi di contagio - "La situazione di oggi: abbiamo 2.280 positivi su 15.800 tamponi. Abbiamo il 14 percento di contagi rispetto al 12,8 di ieri". Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca in una diretta social.

Covid: Lazio, 22 mila tamponi e 1389 positivi - Su oltre 22 mila i tamponi oggi nel Lazio dove si registrano 1.389 casi positivi, 11 i decessi e 88 i guariti che nel totale hanno superato la soglia dei 10 mila. Il rapporto tra i tamponi e i positivi e' 6%. "In queste ore c'e' uno sforzo enorme di tutto il sistema per attivare rapidamente tutti i posti letto previsti dalla nuova ordinanza. Questa e' la priorita' dei prossimi giorni", spiega l'assessore alla sanita' del Lazio Alessio D'Amato.

Covid: Abruzzo, positivi a 7.325, piu' 234 rispetto a ieri, due nuovi decessi - Sono complessivamente 7.325 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 234 nuovi casi (di eta' compresa tra 2 e 90 anni). Dei nuovi casi, 114 sono riferiti a tracciamenti di focolai gia' noti. I positivi con eta' inferiore ai 19 anni sono 46, di cui 12 in provincia dell'Aquila, 4 in provincia di Pescara, 10 in provincia di Chieti e 20 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 2 nuovi casi e sale a 503 (si tratta di una 85enne e un 79enne della provincia di Teramo). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3.293 dimessi/guariti (+79 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 3.529 (+153 rispetto a ieri).

Coronavirus, in Puglia 590 nuovi casi: 91 in Rssa Triggiano, 18 in scuola Gargano - Oggi in Puglia sono stati rilevati 590 nuovi casi di Covid-19 su 5.253 tamponi. In totale sono stati scoperti 13.400 contagi con 523.235 test. Sono stati registrati 90 contagi in una residenza sanitaria per anziani di Triggiano (Bari). Una scuola di Rodi Garganico (Foggia) è stata chiusa perché 14 alunni e 4 insegnati sono risultati positivi al coronavirus. Nelle ultime 24 ore c'è stata una vittima in provincia di Taranto, che porta il numero di decessi nella regione a 646. I guariti dall'inizio dell'emergenza sono invece 5.926, 40 più di ieri. Lo si evince dal bollettino diffuso dalla Regione Puglia. I nuovi positivi sono così divisi per provincia: 234 a Bari, 30 a Brindisi, 58 nella provincia di Bat, 176 a Foggia, 19 a Lecce, 65 a Taranto, 1 residente fuori regione e 7 con provincia di residenza non nota. Gli attualmente positivi in Puglia sono 6.828, di cui 531 ricoverati e 6.297 in isolamento domiciliare. I 13.400 casi rilevati dall'inizio dell'emergenza sono così divisi per provincia: 5.995 a Bari, 1.271 nella provincia di Bat, 985 a Brindisi, 3.219 a Foggia, 1.012 a Lecce, 1.212 a Taranto, 95 attribuiti a residenti fuori regione e 11 con provincia di residenza non nota.

Covid: 349 nuovi casi in Sardegna, invariati decessi e intensive - Nuovo record di casi di Coronavirus in Sardegna. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unita' di crisi regionale si registrano 349 nuovi contagi, 241 rilevati attraverso attivita' di screening e 108 da sospetto diagnostico. Resta invariato il numero delle vittime: 181. Salgono a 7.235 i casi di positivita' complessivamente accertati nell'isola dall'inizio dell'emergenza. In totale sono stati eseguiti 242.374 tamponi con un incremento di 3.746 test, il piu' alto registrato in Sardegna nelle ventiquattro ore. Sono invece 275 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+11 rispetto al dato di ieri), mentre resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 36. Le persone in isolamento domiciliare sono 3.975. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 2.732 (+56) pazienti guariti, piu' altri 36 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 7.235 casi positivi complessivamente accertati, 1.309 (+86) sono stati rilevati nella Citta' Metropolitana di Cagliari, 1.116 (+100) nel Sud Sardegna, 605 (+38) a Oristano, 1.041 (+45) a Nuoro, 3.164 (+80) a Sassari.

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