In queste ore il presidente del Portogallo, Marcelo Rebelo de Sousa, ha annunciato che non proporrà un nuovo rinnovo dello stato di emergenza. L’allerta pandemia verrà revocata l'1 maggio prossimo.
Lo stato di emergenza è in vigore da novembre ed era previsto fino al 30 aprile attuale. Per la Costituzione portoghese, lo stato d’emergenza deve essere proposto dal presidente della Repubblica, approvato dal parlamento e rinnovato ogni 15 giorni. Il presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha annunciato di aver preso questa decisione dopo aver sentito epidemiologi, scienziati e forze politiche. “Ho deciso di non rinnovare lo stato di emergenza", ha dichiarato pubblicamente dal suo palazzo di Belem a Lisbona.
L'indice di trasmissione attualmente in Portogallo è Rt 0,99 e l'incidenza a 14 giorni è di 70,4 casi ogni 100.000 abitanti. Il Portogallo, con poco più di 10 milioni di abitanti, ha aggiunto 834.991 casi confermati di virus, 16.970 decessi dall'inizio della pandemia. Le persone con vaccinazione completa sono 844.000 (con tutte le due dosi) e 3,13 milioni le dosi totali somministrate: il tasso di vaccinazione della popolazione è dell’8,2%
Rebelo de Sousa ha spiegato che nella sua decisione ha tenuto conto "della stabilizzazione e persino della diminuzione del numero medio di morti e di quelli ricoverati in reparto e in terapia intensiva, della riduzione di Rt (l'indice di trasmissione) e della stabilizzazione del numero di infetti", ringraziando i portoghesi per "un anno e due mesi di coraggiosa e disciplinata resistenza".
Spiegando anche che non esiterà ad andare avanti con un altro stato di emergenza se la situazione lo richiedesse. Il 15 gennaio scorso è stato decretato un blocco generale del Paese ma il governo ha iniziato ad allentare gradualmente le restrizioni solo due mesi dopo. La situazione della pandemia è considerata dagli esperti e dalle autorità stabile. Eppure questi dati positivi sono coincisi con un lockdown meno stringente che altrove e anche con una popolazione anziana e una sanità non in ottime condizioni i risultati sono arrivati lo stesso. Le principali attività, le industrie, i cantieri sono rimaste sempre aperte. Il fattore chiave potrebbe essere stato il tempo di reazione e di applicazione delle misure di intervento: immediate, dopo il terzo morto ufficiale, con una forte collaborazione della popolazione.
Attualmente il Portogallo è nella terza fase del piano di deconfinamento e si prevede, in assenza di conferme ufficiali, che lunedì prossimo la stragrande maggioranza del Paese avanzerà all'ultima fase del processo.
Il Portogallo ha il tasso di diffusione del Coronavirus più basso d’Europa, dopo il Regno Unito che però ha imputato il successo alla vaccinazione di massa. Ma il Portogallo anche con una vaccinazione non massiva ha ottenuto risultati ottimi. Il programma di vaccinazione è stato ostacolato dagli stessi ritardi del resto dell'UE, ma i funzionari affermano che la stragrande maggioranza delle persone di età superiore agli 80 anni è stata vaccinata.
Questo martedì sono stati trovati 353 positivi e vi sono stati 5 morti, con un'incidenza cumulativa in 14 giorni di 70 casi ogni 100.000 abitanti.
Diogo Serras Lopes, segretario di Stato per la Salute, ha affermato, dicono i media nazionali, che il Paese potrebbe ottenere la cosiddetta immunità di gregge "verso l'inizio piuttosto che alla fine dell'estate".
Dal primo maggio in Portogallo si potrà circolare liberamente e anche oltre confine senza restrizioni, anche se per il momento nessuna autorità si è ancora espressa nel dettaglio. Il Portogallo si è era comunque distinto in Europa per una forte campagna di blocco degli ingressi oltre i propri confini.
Per ora è ancora vietato uscire senza giusta causa dalla regione Extremadura. Nell’area la chiusura perimetrale è stata estesa fino al 9 maggio, giorno previsto anche per conclusione dello stato di allarme anche in Spagna. Come tutti sanno esiste una regione di Extremadura spagnola e una portoghese, zone di transito per le popolazioni confinanti.
In Italia invece è confermato che lo stato di emergenza durerà almeno fino al 31 luglio, con l’adozione del sistema dei colori nella gestione degli ingressi e dalle uscite dalle regioni.Ancora ieri in Italia i casi positivi trovati sono stati 13.385 con 344 morti, superando i 120.000 morti.
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