Coronavirus
Covid, quarta dose vaccino: il Piemonte parte ma il governo lo blocca. Il caso

Il ministero della Salute blocca le nuove somministrazioni. Regione perplessa: "Il 21 gennaio ci avevano detto di sì"
Coronavirus, esplode il caso quarta dose in Piemonte
"La quarta dose, esclusivamente per gli immunodepressi, è oggetto di valutazione da parte della nostra comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento di AIFA potrà eventualmente essere autorizzata". Così il Ministero della Salute, nel giorno in cui il Piemonte ha annunciato l'avvio della campagna per la quarta dose, ha stoppato la regione con Torino capoluogo. Solo poche ore prima l'Unità di crisi piemontese aveva dato indicazione alle Aziende sanitarie di procedere con la convocazione di tutti gli oltre 58 mila immunodepressi che in Piemonte hanno già maturato i tempi previsti.
La Stampa parla di "caso" e "sgambetto" del ministero al Piemonte, che si sente perplesso per lo stop. "Una precisazione che ha spiazzato e per certi versi seccato la Regione Piemonte. A Torino spiegano che la richiesta di chiarimenti a Roma e la prima risposta datano addirittura 21 gennaio. Allora, si ribadisce, la linea del ministero era stata chiara sulla possibilità di procedere con la dose «booster» per i 58 mila immunodepressi piemontesi".
La Regione Piemonte, spiega la Stampa, aveva interpretato le comunicazioni con Roma come un via libera. "Da allora silenzio, su entrambi i fronti. Un silenzio attivo, in Piemonte, considerato che le aziende sanitarie che hanno in cura i pazienti si apprestavano ad organizzare le convocazioni nei prossimi giorni". Ora lo stop. E il caso.
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