Cts,Miozzo: "Ristoranti aperti anche la sera?Solo se in piazza c'è l'Esercito" - Affaritaliani.it

Coronavirus

Cts,Miozzo: "Ristoranti aperti anche la sera?Solo se in piazza c'è l'Esercito"

Il responsabile del Cts ha anche un messaggio per Draghi: "Lo Stato deve comandare sulle Regioni"

Cts, Miozzo: "Ristoranti aperti anche la sera? Solo se in piazza c'è l'Esercito"

L'emergenza Coronavirus in Italia continua. Sono in aumento i positivi e gli ospedali restano sotto pressione, specie nei reparti di terapia intensiva. Preoccupa il dato sui decessi, allarmante il numero di morti giornaliere. La soluzione è riposta nei vaccini, ma arrivano a rilento. Così prima di dare il via libera alle riaperture senza vincoli, anche dal Cts arriva uno stop. Legato soprattutto al diffondersi delle varianti del virus, particolarmente insidiose sono quella inglese e quella sudafricana. "La terapia più efficace - spiega il coordinatore del Cts Agostino Miozzo a Repubblica - sarebbe un lockdown totale per altri due mesi. Ma non possiamo permetterci questa terapia: il Paese è in grave sofferenza con milioni di persone in stato di assoluta precarietà e il governo non è in grado di supplire alle necessità".

"Ristoranti aperti la sera? Sarebbe - prosegue Miozzo a Repubblica - anche possibile se solo fossimo in grado di garantire un rigoroso meccanismo di controlli, cosa che fino ad ora non è stato. Immaginate cosa può succedere se riaprono i ristoranti la sera ai Navigli o a Trastevere, ma c’è anche un’altra Italia che non può essere penalizzata. Mi sono attirato le ire di molti amministratori locali che si sono visti imputare la responsabilità del mancato controllo per gli assembramenti. Ma è quello che chiederei al governo: un controllo efficace del territorio almeno per i prossimi due o tre mesi, con il contributo anche dell’Esercito, forze dell’ordine, polizia locale che stanno già facendo un lavoro straordinario. Al presidente Draghi suggerirò il ricorso all’articolo 120 della Costituzione che prevede il potere di sostituzione del governo centrale laddove le autorità locali non siano in condizione di garantire i diritti costituzionalmente previsti".