Vaccini, partita l'operazione per autoprodurli. Draghi valuta anche lo Sputnik
L'emergenza Coronavirus in Italia continua. Le varianti avanzano più veloci del previsto e il governo Draghi cambia passo sui vaccini. Decisa accelerata per produrli in casa. L'operazione è partita ma serviranno 4-8 mesi. C’è una lista di aziende - si legge su Repubblica - che sarebbero in grado di partecipare alle varie fasi che portano alla realizzazione dei medicinali e hanno dato la loro disponibilità. Tra queste non solo chi si occupa di infialamento, settore molto ricco e forte nel nostro Paese, ma anche chi dispone di bioreattori in grado di produrre la sostanza alla base del vaccino. Le prime fiale comunque non saranno pronte nell’immediato e per ora bisogna sperare nell’accelerazione delle forniture da parte delle multinazionali che hanno stretto accordi con l’Europa.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, - prosegue Repubblica - ieri ha sentito Ursula von der Leyen. Un colloquio di mezz’ora, in cui il premier ha chiesto alla presidente della Commissione Ue «un’accelerazione » sui vaccini, esortandola a pressare in modo «asfissiante» le case farmaceutiche sul rispetto dei contratti. Anche bloccando l’export extra-Ue delle fiale di chi non mantiene gli impegni, se necessario. La tedesca ha garantito che Bruxelles lavora al massimo sul tema e sull’incremento della produzione dei vaccini. Ma non è tutto. L’ex banchiere centrale ha chiesto a von der Leyen — anche se questa ricostruzione non trova conferme ufficiali — spiegazioni pure su Sputnik, il vaccino russo.
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