L'Agenzia britannica di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (Mhra) ha dato il via libera al vaccino Oxford-AstraZeneca. La Gran Bretagna e' il primo Paese che approva l'uso di questo vaccino in un momento in cui e' duramente colpita dalla pandemia. Proprio ieri l'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha fatto sapere che molto probabilmente non sara' in grado di approvare il farmaco a gennaio. Il vice direttore esecutivo di Ema, Noel Wathion ha spiegato che l'agenzia europea del farmaco non ha ancora ricevuto la domanda di approvazione ma ha ricevuto solo alcune informazioni sul vaccino.
ESULTA IL PREMIER BRITANNICO BORIS JOHNSON/ Il via libera della Gran Bretagna all'uso del vaccino Oxford-AstraZeneca e' "una notizia fantastica e un trionfo per la scienza britannica". Lo ha detto il premier britannico, Boris Johnson, citato da Sky News. "Ora ci muoveremo per vaccinare quante più persone e il più rapidamente possibile", ha assicurato il primo ministro. E' una "notizia fantastica" anche per il ministro della Sanita', Matt Hancock. |
Una doccia fredda per l'Italia e per l'Europa, che ha chiesto ad AstraZeneca piu' del 20% delle dosi acquistate o opzionate, 400 milioni su 1.950. La Gran Bretagna ha dato invece il via libera al vaccino - interamente prodotto in casa, fiore all'occhiello della ricerca scientifica e tecnologia nazionale, e si prepara all'inizio della campagna di vaccinazione, fissato per il 4 gennaio. "Notizia fantastica", ha commentato il premier Boris Johnson. Il via libera, scrive la Bbc, segna un importante punto di svolta e portera' a una massiccia espansione della campagna di immunizzazione: il Regno Unito ha ordinato 100 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 50 milioni di persone.
L'approvazione da parte del regolatore dei medicinali, sottolinea l'emittente britannica, significa che il vaccino e' sia sicuro che efficace. L'8 dicembre in gran Bretagna sono iniziate le vaccinazioni con l'uso del'immunizzante Pfizer/BioNTech, in pieno allarme per la seconda ondata di coronavirus, nel Regno Inuto 'gonfiata' dai contagi causati dalla nuova variante del virus, che stanno mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale.
Ora ha confermato il ministro della Sanità, Matt Hancock, l'inizio della campagna di vaccinazioni in Gran Bretagna con il secondo farmaco Oxford/AstraZeneca è fissato per il 4 gennaio.
Piu' di 600.000 persone nel Regno Unito sono gia' state vaccinate, da quando la novantenne Margaret Keenan e' diventata la prima persona al mondo a ricevere l'iniezione al di fuori della sperimentazione clinica. Ieri Keenan, a 21 giorni di distanza, ha ricevuto la seconda dose. Il cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, lo ha ripetuto anche la scorsa settimana: il vaccino AstraZeneca spianera' finalmente la via per uscire da una pandemia che non da' tregua: "E' la luce alla fine del tunnel".
Il governo - assicurano i tabloid britannici - con il via libera ad AstraZeneca, cambia anche le linee di priorita': vaccino da subito anche ad insegnanti ed operatori essenziali, non piu' come adesso solo ad anziani, vulnerabili, medici, infermieri ed operatori nelle case di riposo. Il vaccino di Oxford/AstraZeneca utilizza una versione innocua e indebolita di un virus comune che provoca il raffreddore negli scimpanze': i ricercatori hanno utilizzato una tecnologia piu' tradizionale di quella innovativa di Pfizer e Moderna, una tecnica gia' impiegata per produrre vaccini contro una serie di agenti patogeni (l'influenza, il virus Zika, la sindrome respiratoria mediorientale).
Il virus e' geneticamente modificato in modo da rendere impossibile il fatto che si replichi negli esseri umani. A renderlo prezioso, il fatto che sia facilmente gestibile ed erogabile: a differenza del vaccino Pfizer/BioNTech che costa circa 15 sterline e deve essere mantenuto a -70 centigradi, quello Oxford costa poco meno di 3 sterline e puo' essere conservato alla normale temperatura del frigorifero. AstraZeneca si e' inoltre impegnata a distribuirlo al costo di produzione (2,8 euro a dose).
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