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Coronavirus e dating, nuove "regole": stop sesso occasionale, ora si conversa

Coronavirus, così cambiano le regole del dating

Che si parli di amore e della ricerca dell'anima gemella o di semplice svago, i siti di incontri con la diffusione delle app e dei social riscontrano largo uso tra i millenials e non solo. Ma ora dopo mesi dall'arrivo del virus e settimane dall'inizio della quarantena, che tiene in scacco milioni di italiani nelle loro abitazioni, sembra ormai lontano il tempo in cui ci si poteva incontrare con lo sconosciuto 'matchato' su Tinder. E dati alla mano, le ricerche sono precipitate in maniera vertiginosa nelle ultime settimane per le app di incontri, non appena le restrizioni si sono fatte più dure: diminuiscono i download e le ricerche su Google. Come Tinder, anche Badoo, Grindr, Meetic e OkCupid, precipitano sia su Android che su Apple e anche sulle ricerche Google risentono degli effetti della quarantena.

Col coronavirus meno sesso occasionale, più conversazione

Nel contesto dell' emergenza in cui a prevalere è il focus sulla sicurezza personale, anche sulle pagine social delle app di incontri circolano inviti al distanziamento sociale, con articoli che spiegano come continuare le relazioni intraprese su Tinder anche in assenza di incontri dal vivo. C'è addirittura un manuale sulle "29 cose da scrivere che non riguardino il coronavirus". E sono infatti aumentate le conversazioni questa settimana rispetto alle precedenti: secondo i dati di Tinder, in Italia, come in Spagna, c'è stato un incremento fino al 25% per quanto riguarda le conversazioni quotidiane rispetto alla scorsa settimana e, in tutta Europa, in media la durata della conversazione è aumentata dal 10 al 30%. "Gli utenti provano a capire chi hanno incontrato, chi dovranno incontrare. Capire meglio se stessi e il contesto", dice all'AGI la professoressa Simonelli, psicologa della Sapienza di Roma, "immagino le conversazioni siano di approfondimento, ma anche sulla sessualità. Quindi è un modo di capire meglio come mettere a fuoco per un domani l'utilizzo sempre più efficace di questo tipo di mezzo, che non necessariamente esclude una relazione più approfondita". Su Tinder "il sesso resta il motivo di incontro, certo, ma può emergere l'umanità degli utenti" aggiunge l'esperta, "bisognerebbe sapere cosa scoprono gli utenti degli altri esseri umani. Perché il rapporto mordi e fuggi si basa solo sull'aspetto esteriore mentre cambia, anche se in percentuale ridotta, azzarderei il 5%, potrebbe cambiare il modo di utilizzare l'app stessa e provare a stabilire un rapporto di coppia". Anche perché "se uno si è trovato bene e oltre al sesso ci sono anche altre affinità, aumentano le possibilità di rivedersi. Ora che non è consigliabile né possibile avere un rapporto "dice ancora la professoressa Simonelli "si prova quindi ad allargare il campo della conoscenza che credo parta, rispetto alla motivazione di Tinder, ad approfondire in primis il sesso, e poi però a scoprire i gusti dell'altro, sul cibo, sul cinema o sulla musica".

Generale calo di fatturato e d'interesse per le app di incontri. Ma c'è chi corre ai ripari

 Tinder avendo visto crollare l'interesse degli utenti (a picco il numero di nuovi clienti), ma aumentate considerevolmente le conversazioni, soprattutto in Italia, ha deciso di aiutare chi è costretto a casa, durante l'emergenza, a conoscere la possibile anima gemella per ora solo online, partendo dall'idea che avere qualcuno con cui parlare può fare davvero la differenza. E così, più aumentano le misure di isolamento fisico, più crescono e si allungano le nuove conversazioni. E diventano internazionali. Dal 26 marzo al 30 aprile, infatti, ha cancellato i costi per l'uso del suo servizio Passport che mette in collegamento utenti in altri paesi del mondo, dando la possibilità di scegliere in quale città uscire, anche se per ora solo virtualmente, per conoscere persone nuove anche molto lontane dalla propria area.

Ad inizio anno l'app di Tinder era al 121esimo posto nella classifica delle app più scaricate in Italia nel ranking generale Apple e al quarto di quella inerente alla sfera Lifestyle. Era risalita al 15esimo posto il 26 gennaio "il secondo miglior mese nella storia di Tinder in Italia", come spiegato da Craig Chapple, mobile insights strategist Emea di SensorTower, ad AGI il 16 marzo scorso, quando era tornata prima anche in Lifestyle. La curva si era abbassata di nuovo a febbraio, per poi precipitare a marzo. L'8 marzo Tinder era al 175esimo posto nella classifica delle app più scaricate in Italia, il 13 al 286esimo, il 27 marzo ha chiuso al 346esimo posto. Questa classifica tiene presente il numero di download quotidiani. I dati Android sono invece incompleti ma la curva di App Annie dà lo stesso picco intorno al 26 gennaio, quando è al 14esimo posto in classifica Overall e prima tra le applicazioni Lifestyle con un conseguente calo a marzo, intorno al 10 del mese. Il che si riflette anche sul guadagno dell'applicazione. Parliamo di un'app da sempre ai primi posti in Italia.

Restando sul modello Tinder scopriamo anche come sia calato il fatturato. Secondo le stime di Sensor Tower, a marzo Tinder dovrebbe portare guadagni intorno ai 340mila dollari, al netto di improbabili nuove impennate. Non si può però parlare di flop visto che l'app è stata scaricata 229mila volte a febbraio portando ad un incremento annuo del 46% il numero di download nel primo bimestre. Come ha spiegato Chapple ad AGI, la crescita di fatturato era "alta" e pari a 1,57 milioni di dollari (822 mila a gennaio e 753 mila a febbraio), con un aumento del 14,6% rispetto allo stesso periodo del 2019.

A conferma di ciò ci sono i dati di Google Trend che mostrano che c'è stato un calo di interesse nel tempo facile da prevedere, viste le restrizioni. I dati di Google Trend vanno da 1 a 100, dove 100 è il picco massimo di interesse dato dal numero di ricerche. Negli ultimi 12 mesi Tinder ha avuto il suo picco di ricerche nella settimana 19-25 gennaio di quest'anno, il che conferma anche i dati forniti da Chapple, abbassandosi a febbraio e precipitando a marzo. Oggi il valore di frequenza di ricerca del termine calcolato da Google è pari a 40, anche se i dati sono logicamente incompleti. La linea si abbassa anche per tutte le altre app di incontri. Bisogna però tener presente, quando si parla di applicazioni del genere, che chi le utilizza già non ha motivo di scaricarle o di fare ricerche il che influisce sui dati. Il fatto però che rimanga tra le prime 10 app più remunerative in iPhone e tra le prime 50 in Android fa capire come Tinder non stia perdendo utenti, anche se ovviamente l'interesse per questa applicazione al momento è ai minimi storici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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