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Costume
Infedeltà: una donna su tre ammette di aver tradito. Il sondaggio

Infedeltà:  le donne italiane pensano che sia più grave quando a tradire è lei, anche quando la coppia è già separata. Il sondaggio di Gleeden

Parità dei sessi? Emancipazione femminile? Indipendenza dalle convenzioni antiquate come quella del matrimonio? Parole, parole, parole, come cantava Mina negli anni ‘70. L’infedeltà femminile viene ancora considerata come più ‘grave’ rispetto a quella maschile. Sono le donne stesse a confermarlo e, di conseguenza, a reiterare un certo pensiero machista secondo il quale quando è l’uomo a ‘distrarsi’ lo stigma è minore e si può chiudere un occhio. Il peccato è veniale, a seconda di chi lo commette.

INFEDELTA', LO STUDIO DI GLEEDEN HA COINVOLTO OLTRE 1.500 DONNE ITALIANE

Secondo l’ultimo studio di Gleeden, il sito leader in Europa per gli incontri extraconiugali con oltre 10 milioni e mezzo di utenti attivi, condotto su oltre 1500 utenti italiane iscritte alla piattaforma, quasi la metà delle intervistate pensa che sia più grave quando è la donna a tradire (44%). Sono quindi le stesse donne a giudicare in modo più spietato il comportamento fedifrago di una persona di pari genere, rispetto a quello di un uomo.

INFEDELTA': LE DONNE PENSANO CHE ESISTA UN PREGIUDIZIO NEI CONFRONTI DEL TRADIMENTO FEMMINILE MA SONO LE PRIME A CONDANNARE QUELLE CHE LO FANNO

Ma andiamo per ordine: in termini generali, quando si chiede se secondo loro la società sia più severa nei confronti delle donne che degli uomini in caso di tradimento, il 75% delle intervistate pensa che sia un preconcetto nei confronti delle donne, che vengono tutt’ora condannate in maniera più netta rispetto agli uomini. Tuttavia, quando si chiede loro cosa ne pensino a livello personale, il pregiudizio non scompare, anzi: più di una donna su 3 (44%) pensa che sia più grave quando è proprio la donna a tradire. Non importa la motivazione alla base di questo comportamento, una donna dovrebbe sempre e comunque rimanere fedele al proprio compagno. Anche qualora la coppia sia già in difficoltà da tempo o addirittura separata (non legalmente), la fedeltà non dovrebbe mai venire meno, rincarano la dose le intervistate. Una visione estremamente rigida, soprattutto se paragonata ai risultati emersi da studi simili condotti anche in Francia e Spagna, in cui la percentuale femminile pronte a marchiare le altre donne con la lettera scarlatta cala drasticamente (33% in Francia, 30% in Spagna).

INFEDELTA', 1 DONNA SU 3 IN ITALIA AMMETTE DI AVER TRADITO

Eppure, secondo quanto emerso lo scorso anno da uno studio europeo commissionato all’Istituto di ricerca YouGov, in Italia 1 donna su 3 ha tradito. E 1 su 10 ha attualmente un amante fisso. Ed è proprio questa l’evidenza più sorprendente: che, seppur consapevoli che ci sia uno stigma nei loro confronti qualora siano infedeli, le donne italiane sono le prime a perpetrarlo. «Nonostante queste posizioni rigide, ogni giorno abbiamo centinaia di nuove iscritte a Gleeden –Afferma Sybil Shiddell, responsabile comunicazione e marketing per l’Italia di Gleeden. - Le donne rappresentano il 40% della community italiana, che oggi conta oltre 2 milioni di utenti attivi. Forse perché l’infedeltà “virtuale” non è ancora stigmatizzata al pari di quella fisica e molte donne non provano lo stesso senso di colpa se si limitano a chattare con uno sconosciuto. È quando si passa all’atto che scatta l’asticella della morale: Gleeden rappresenta una zona franca, un porto sicuro in cui le donne possono trasgredire e flirtare senza necessariamente dover andare oltre»

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