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Costume
Royal Family, nuovi imbarazzi per Meghan. "Devono pagarmi per stringere mani"

Quando Meghan chiese di essere pagata per stringere mani

Quando ancora era un membro attivo per The Firm, la Famiglia Reale, Meghan, la duchessa di Sussex, faticava a capire il senso dei bagni di folla tra i sudditi e dello stringere mani a sconosciuti; e una volta, durante il tour della coppia in Australia, parlando allo staff, sbottò: "Non capisco perche' non mi paghino per tutto questo". E' una delle rivelazioni (velenosette) di un libro destinato nuovamente a scuotere la Casa reale britannica, 'Courtiers: The hidden Power behind the Crown'. Un ritratto al vetriolo dei Sussex, appena rientrati negli Stati Uniti dopo i funerali della regina Elisabetta II.

L'autore Valentine Low, da 15 anni corrispondente di The Times per la Casa Reale, racconta una serie di aneddoti riguardanti il rapporto che la coppia aveva con i propri dipendenti, la percezione che i due avevano della vita a Palazzo, il fatto che si sentissero assediati e poco amati dai cortigiani. Le testimonianze parlano anche di comportamenti "del tutto inaccettabili" e "umilianti", ai limiti del tirannico, da parte della coppia principesca; e illustrano come le tensioni tra i Sussex e il resto della Famiglia reale fossero emerse molto prima della loro fuga negli Stati Uniti. Il libro esce il 6 ottobre nel Regno Unito, ma The Times ne sta anticipando brani e la stampa britannica lo sta rilanciando con dovizia di particolari.

I retroscena sulla vita reale di Meghan

Meghan è stata più volte accusata di molestie morali nei confronti del suo staff e, nei mesi precedenti la Megxit, il suo rapporto con gli addetti stampa, i segretari privati, le collaboratrici fu punteggiato da clamorose e improvvise defezioni. Il libro racconta il 'dietro le quinte' di questo difficile rapporto. Così difficile che una volta fu costretto a intervenire lo stesso fratello di lui, il principe William, perche' Meghan aveva apertamente criticato il lavoro di una collaboratrice davanti ai colleghi: si fece avanti William per rassicurare la giovane donna che era stata mortificata dalle osservazioni della cognata ("Stai facendo un ottimo lavoro") ma quella scoppiò a piangere.

Attraverso lo sguardo dei cortigiani, emergono i difficili mesi della vita della coppia a Palazzo: sospetti, accuse, irritazione, telefonate tempestose e soprattutto pianti. Un collaboratore, andato a cena fuori un venerdi' sera, ha raccontato che fu chiamato "ogni dieci minuti" dalla duchessa, insoddisfatta per qualche cosa che era successo. "Non posso credere che tu l'abbia fatto. Mi hai deluso. A cosa stavi pensando?" fu il monologo della duchessa andato avanti "diverse ore" durante il quale lei alzò anche la voce. Urlava lei, ma anche lui: "Non potevi sfuggirgli. Non c'erano linee né limiti, era l'ultima cosa la sera, la prima cosa al mattino".

Una volta, alla fine del 2017, dopo l'annuncio del fidanzamento, un cortigiano sollevò discretamente il tema con la coppia: le persone dovevano essere trattate bene, anche quando non si esibivano secondo gli standard di Harry e Meghan. Ma pare che lei rispose secca: "Non è il mio lavoro coccolare le persone". L'organizzazione del matrimonio fu particolarmente stressante e ci fu anche l'incidente con la tiara. Nei mesi precedenti le nozze, a Meghan era stato detto che la regina le avrebbe prestato una tiara per il grande giorno, proprio come aveva fatto con Kate Middleton sette anni prima.

A febbraio fu fissato un appuntamento perché Meghan potesse esaminare, a Buckingham Palace, una serie di diademi: accompagnata da Harry e sotto lo sguardo attento di Angela Kelly, fidatissima assistente personale della regina, che si occupava personalmente dei suoi gioielli, Meghan scelse la tiara a fascia di diamanti della regina Mary. Ma volle assicurarsi che il suo parrucchiere avesse l'opportunità di provarla prima delle nozze: sfortunatamente, il giorno in cui il suo parrucchiere, Serge Normant, era in città, Angela Kelly non era disponibile, quindi nemmeno la tiara. Apriti cielo.

Harry penso' che Angela Kelly remasse contro ed era furioso: "Niente poteva dissuaderlo dal pensare che ad alcuni, nella vecchia guardia del Palazzo, semplicemente Meghan non piaceva e che non si sarebbero fermati dinanzi a nulla pur di renderle la vita difficile". Ma l'altra versione è che Harry e Meghan pensassero semplicemente che tutti dovesse scattare al loro comando, come ha raccontato un'altra fonte: "Meghan domandò accesso alla tiara. Non prese alcun appuntamento con Angela ma disse: 'Siamo a Buckingham Palace. Vogliamo la tiara. Possiamo averla ora, per favore?' E Angela di fatto rispose: 'Mi spiace davvero, ma non è così che funziona. C'e' un protocollo per questi gioielli. Sono tenuti sotto chiave con grande cura. Non puoi uscirtene fuori e dire che vuoi la tiara semplicemente perché il tuo parrucchiere passa in città'".

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