Trofeo Comte de Montaigne, l’ippica toscana torna a sognare
Cavalli e cavalieri protagonisti di un emozionante spettacolo di salto con ostacoli al Centro Ippico Toscano
Trofeo Comte de Montaigne, l’ippica toscana torna a sognare
Di Andrea Cianferoni
Cavalli e cavalieri protagonisti di un emozionante spettacolo di salto con ostacoli al Centro Ippico Toscano, una delle più antiche strutture in Italia per la pratica dell’equitazione, che affonda le sue radici all’inizio del XX secolo. Cento anni festeggiati nel 2004 e che con i suoi 6 ettari complessivi è considerato uno dei centri ippici di respiro nazionale ed internazionale. In questa location di altissimo livello Banca Intermobiliare, leader tra le società italiane specializzate nella gestione dei patrimoni e Maison Comte De Montaigne situata nella parte sud dello Champagne, con una produzione di grandissima qualità (dal Brut al Rosé, fino alla Cuvée Spéciale) hanno organizzato una serata su invito della pr milanese Ileana Turrini, che attraverso lo spettacolo, ha fatto rivivere le emozioni del rapporto tra cavaliere e cavallo legato alle interiorizzazioni e alla difesa di alcuni valori basilari, che sopravvivono nell’immaginazione collettiva moderna: la libertà, la lealtà, la tenacia, l’impegno e la fedeltà ad una causa.
Erano i principi base di Michel de Montaigne, nato a Bordeaux nel 1533, famoso filosofo,scrittore e politico francese, che effettuò un lungo viaggio a metà del cinquecento in Italia e nella speranza di trovare beneficio nelle acque termali si trasferì lungamente a Bagni di Lucca, per sottoporsi alla cura delle acque. Fu anche sindaco di Bordeaux città nella quale scrisse le sue memorie del viaggio in Italia, pubblicato soltanto due secoli più tardi, nel 1774 con il titolo “Journal du Voyage de Michel de Montaigne en Italie, par la Suisse et l’Allemagne” un libro di straordinario interesse contenente varie notizie sull'Italia (usi, costumi, tradizioni) che l'autore ammirava moltissimo. Un’attenzione per l’Italia, e la Toscana in particolare, che viene portata avanti ancora oggi dal discendente della Maison di Champagne, “Abbiamo voluto tradurre il concetto di libertà sacro per Michel de Montaigne, rispettando la nostra tradizione ed i nostri valori con il cavallo puro sangue, simbolo di eleganza e di libertà” spiega Stéphane Revol, CEO della Maison che ha voluto fortemente questa manifestazione nella campagna toscana in cui il suo antenato a cosi lungamente vissuto.