Accoltellati a Rimini, il direttore Perrino: servirebbe ministro degli Interni - Affaritaliani.it

Cronache

Accoltellati a Rimini, il direttore Perrino: servirebbe ministro degli Interni

Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino a Ore 14 di Milo Infante, il primo appuntamento su Rai 2 dopo la pausa estiva

Oggi 13 settembre è tornato dopo la pausa estiva l’appuntamento con Ore14 su Rai2, il programma ideato e condotto da Milo Infante, che riconferma la sua scrupolosa attenzione ai fatti di cronaca e attualità del paese. Tra gli ospiti della prima puntata della seconda edizione, in collegamento da Ceglie Messapica, anche il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino. La trasmissione ha introdotto la discussione su due temi caldi di questi giorni, gli omicidi e i femminicidi in Italia, cercando attraverso gli episodi più recenti di risalire alle problematiche alla radice di tali vicende e a eventuali soluzioni per cercare di contenerle, o nella più difficile delle ipotesi, estinguerle. Nel corso del programma Infante è poi tornato, dando seguito all'impegno costante della precedente edizione, sui casi di scomparsa, su quello della 18enne pachistana, della quale si continua a cercare il corpo, Saman Abbas, e sulla sparizione di Denise Pipitone.

La strage rasentata a Rimini, dove un 26enne somalo ha accoltellato ferendole 5 persone, tra cui un bambino alla gola, ha acceso la polemica sulla gestione della sicurezza in Italia. Il 26enne era arrivato in Europa nel 2015 facendo domanda di asilo in vari paesi, alla fine era entrato in Italia, da qualche mese, e aveva chiesto lo status di rifugiato, ospite di una struttura della Croce Rossa. Ma se nel paese siamo al minimo storico di omicidi, un dato quindi positivo, c'è chi si chiede se non "prendercelo noi in Italia" avrebbe potuto scongiurare l'accaduto.

Si inaspriscono i toni sul ministro degli Interni Luciana Lamorgese che ha commentato che "quello che è successo a Rimini purtroppo non doveva succedere, ma poteva accadere ovunque, in qualunque luogo d'Italia". Spiegando che il cittadino di origini somale era in Europa dal 2015, facendo il giro di ben quattro paesi europei, prima dell'Italia era in Svizzera. Era stato in Svezia, Danimarca e Germania. Critico nei confronti di Lamorgese il direttore Perrino ha ironizzato: "Ci vorrebbe un ministro degli Interni". Matteo Salvini per quanto discutibile, sottolinea Perrino, "si è sempre impegnato e battuto per questi temi".

Il caso Denise e le dichiarazioni dell'ex pm Angioni

Nel corso della puntata si è tornati poi sulla scomparsa di Denise Pipitone, la bambina di Mazara del Vallo scomparsa nel settembre del 2004 e mai più ritrovata, sulla quale la procura di Marsala è tornata a indagare la scorsa primavera. Durante l'inchiesta è stata indagata per false dichiarazioni a pubblico ministero la magistrata, ex pm, Maria Angioni, che seguì una parte delle indagini subito dopo la scomparsa della piccola, e tornata all'attenzione mediatica nei mesi scorsi a seguito di clamorose dichiarazioni, poi ritenute dalla procura marsalese prive di riscontri. Alle quali sono ora seguite nuove accuse alla polizia di Mazara. Il direttore Perrino è perentorio: "Un magistrato che ci racconta fake news è la fine del mondo. Un peccato, perché Angioni sembrava una delle fonti preziose, e all'inizio ci ha aiutato a capire tanti fenomeni all'interno dell'inchiesta su Denise. Invece dobbiamo rinunciare anche alla sua testimonianza, produce delle false notizie. Un peccato, un passo indietro".