Anziani in piazza: "Basta stragi per assenza di cure. No cittadini di serie b"
Si manifesta a Bologna in piazza Re Enzo il 26 giugno. L'appello al governo Draghi in 4 punti
Covid, in pandemia una strage di anziani e non autosufficienti non solo nelle Rsa. 30 organizzazioni in tutta Italia denunciano
Non si può e non si deve dimenticare quanto è successo durante l'emergenza sanitaria covid sia nelle RSA sia in strutture similari, e anche nelle proprie case per mancanza di assistenza e di cure sanitarie. Il "Coordinamento per il diritto alla salute per le persone anziane malate e non autosufficienti" scende in piazza in una manifestazione nazionale, sabato 26 giugno a Bologna, in Piazza Re Enzo, dalle ore 10 alle 13.
Sono circa 30 le organizzazioni in tutt'Italia che hanno aderito e organizzato delegazioni da decine di città e da diverse regioni. Focus è la denuncia che gli anziani malati e ricoverati non sono cittadini di serie b, da tenere segregati, ma hanno gli stessi diritti di tutti i cittadini, non solo per l'assistenza e per le cure sanitarie, ma per la qualità della vita, fra cui il diritto basilare a uscire e frequentare parenti e amici. E' assurdo che da 16 mesi i familiari non possano entrare nelle RSA, nonostante i vaccini e le misure adottate, asseriscono le associazioni.
Il Coordinamento rigetta l'ipotesi di una legge che discrimina gli anziani malati cronici non autosufficienti, considerandoli solo dal punto di vista dell'assistenza e "scaricandoli" fuori dal comparto servizio sanitario. "Per non dimenticare!" è un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi, che chiede interventi urgenti da garantire con le risorse del Recovery Plan, in 4 punti:
1) Potenziare i servizi sanitari territoriali: ospedalizzazione a domicilio, medicina del territorio, ADI (Assistenza domiciliare integrata
2) garantire il diritto a un contributo economico (assegno di cura) della sanità ai malati cronici non autosufficienti, perché possano assicurarsi le prestazioni di cui necessitano 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno
3) riorganizzare le cure sanitarie nelle RSA (e sostituire le altre strutture Rp, Cra,) che devono rientrare nella filiera del Servizio sanitario; abbattere le rette di ricovero; assicurare le convenzioni senza lista di attesa e la partecipazione dei familiari e dei comitati di cittadini; applicare il contratto della Sanità pubblica a tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari
4)garantire la presa in carico dell’ASL dopo un ricovero in ospedale o in altra struttura sanitaria: basta con le dimissioni selvagge! Come pure si chiede la piena attuazione della legge 833/1978 per tutti i malati cronici non autosufficienti, compresi gli anziani e i malati di Alzheimer.
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