Appalti e camorra, ex senatore Pd nei guai. Cpl Concordia, nuovi arresti - Affaritaliani.it

Cronache

Appalti e camorra, ex senatore Pd nei guai. Cpl Concordia, nuovi arresti

Un "vero e proprio accordo" tra la Cpl Concordia e il clan dei Casalesi per ottenere la concessione dei lavori di metanizzazione nei primi anni 2000 nei comuni di Casal di Principe, Villa Literno, Casapesenna, San Cipriano d'Aversa, Villa di Briano, San Marcellino e Frignano in provincia di Caserta. Questo quanto portato alla luce dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli culminate con otto misure cautelari, di cui sei arresti. Un divieto di dimora è stato disposto nell'inchiesta sulla Cpl Concordia nei confronti dell'ex parlamentare ed ex componente della Commissione Antimafia Lorenzo Diana. Nell'ordinanza è contestato il reato di abuso di ufficio. Diana è indagato dalla Dda anche per concorso esterno in associazione mafiosa per gli appalti alla cooperativa modenese Cpl Concordia. 

Nella vicenda degli accordi tra la cooperativa Cpl Concordia e i clan dei Casalesi per la metanizzazione del casertano, l'ex senatore Pd Lorenzo Diana avrebbe avuto "un ruolo di assoluto rilievo", in particolare "quale facilitatore della realizzazione delle opere nel Bacino". Lo sottolinea il procuratore aggiunto di Napoli Giuseppe Borrelli. 

"Non ho letto ancora il provvedimento - ha detto in proposito l'ex parlamentare - Mi sembra di essere tra un sogno e Scherzi a parte". Lorenzo Diana, 66 anni, originario di San Cipriano d'Aversa (Caserta), è molto noto per il suo impegno e la sua lotta contro la camorra e la criminalità organizzata. E' stato più volte minacciato dal clan dei Casalesi che progettò anche di ucciderlo. Roberto Saviano lo cita in "Gomorra" indicandolo come un eroe della lotta alle mafie. E' stato deputato dei Democratici di Sinistra dal 1994 ed è stato componente delle Commissioni Lavori Pubblici ed Antimafia. Nel 1996 è stato eletto al Senato ed è diventato Segretario della Commissione antimafia. Nel 2001 è stato rieletto alla Camera con l'Ulivo. Fra i riconoscimenti attribuitigli, vi è anche il Premio Borsellino 2008. 

In carcere è finito anche Roberto Casari, ex presidente della Cpl Concordia, già ai domiciliari per la vicenda degli appalti di Ischia; gli imprenditori casertani Antonio Piccolo e Claudio Schiavone e Giuseppe Cinquanta, romano, responsabile commerciale Cpl per Lazio, Campania e Sardegna dal 1997 al 2005. Ai domiciliari sono invece finiti Giulio Lancia, di San Vincenzo Valle Rovereto (L'Aquila), responsabile di cantiere e capo commessa della Cpl Concorda Bacino Campania dal 2000 al 2003 e Pasquale Matano, della provincia di Caserta, in qualità di responsabile di esercizio della Cpl distribuzione.

In particolare, i quattro manager di Cpl Concordia sono indagati per concorso esterno in associazione mafiosa per essersi accordati con clan della camorra dei Casalesi, in particolare con i reggenti delle cosche Schiavone e Zagaria, che gestivano l'affare della metanizzazione nell'agro aversano. Secondo l'accusa avrebbero ricevuto dai clan sostegno di vario tipo: tra l'altro, la camorra avrebbe costretto i titolari della Eurogas, società già assegnataria della convenzione con tre comuni, a cederla gratuitamente alla Cpl Concordia.

L'inchiesta si fonda sulle dichiarazioni di Iovine, ma soprattutto su un anno di intercettazioni telefoniche e ambientali, su dichiarazioni di molti testi, e sull'esame di documentazioni anche risalenti a decine di anni fa. Riascoltate persino vecchie intercettazioni fatte all'epoca in cui si cercava Zagaria latitante, che hanno fornito elementi di riscontro per questa indagine