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Cronache
Ex Ilva, Di Maio, "Abolita l'immunità penale". Una cabina di regia per Taranto
Foto: LaPresse

"Oggi sono qui non solo per presiedere il tavolo istituzionale per Taranto, ma per dire che ieri in Consiglio dei ministri abbiamo abolito l'immunità penale che permetteva ai vertici Ilva di poter godere di alcune esimenti legate a reati ambientali, e reati odiosi che hanno fatto tanto male ai cittadini di Taranto. Non è una vittoria del governo ma una vittoria dei tarantini, ma so benissimo che i tarantini discendono dagli Spartani e non si accontentano di vincere una battaglia ma ci sono tante altre battaglie da vincere". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, al suo arrivo in Prefettura a Taranto per il  vertice sul Contratto di sviluppo. Con lui, anche i ministri Grillo, Lezzi, Costa e Bonisoli.

Ex Ilva, D'Amato (M5S): "Avviata cabina di regia per la Valutazione dell'impatto ambientale"  

"Nel decreto crescita del governo è stata introdotta una norma che abolisce l'immunità penale per i vertici dell'ex Ilva. Si tratta di una prima vittoria per i tarantini come me, che da troppo tempo chiedono che chi inquina e uccide paghi per i reati commessi” afferma Rosa D’Amato, europarlamentare tarantina del Movimento 5 Stelle. 

Nel tavolo istituzionale tenuto oggi a Taranto il ministro Luigi Di Maio ha avviato la “fase 2” e in tal senso un grande passo avanti è costituito dalla cabina di regia per la riconversione economica che mette insieme tutti gli enti locali, Regione e comune di Taranto, oltre ai 4 comuni dell'area di crisi come Crispiano, 5 ministri del governo e i commissari alle bonifiche e alle ex aree Ilva. 

“L’obiettivo è far rinascere Taranto: far riattivare il Cis, sbloccare l’utilizzo di oltre 1 miliardo di euro di risorse, mettere a sistema le infrastrutture e i nuovi settori produttivi, senza dimenticare le attività di valutazione dell’impatto sulla salute dell’impianto siderurgico e di monitoraggio epidemiologico della popolazione tarantina”.

Si tratta di un primo importante passo a cui dovranno seguirne altri sotto il profilo degli investimenti, nelle bonifiche e nel liquidare tutte le imprese che attendono da anni. 

“Quello che è importante oggi è che abbiamo dimostrato il lavoro che dal Parlamento europeo al governo, il Movimento 5 Stelle sta facendo per promuovere quella riconversione economica che è l'unica strada da seguire per il riscatto del territorio di Taranto. C'è chi crede di illudere ancora i cittadini con le chiacchiere, come l'On. Fitto, e c'è chi come il Movimento è impegnato seriamente per ridare un futuro alla città“ conclude la pentastellata.

Ex Ilva, Di Maio nomina i nuovi commissari. A Taranto con 4 ministri

Il vice presidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, con i ministri Sergio Costa (Ambiente), Alberto Bonisoli (Beni culturali), Giulia Grillo (Salute) e Barbara Lezzi (Sud), sono arrivati stamattina a Taranto, in Prefettura, per il riavvio del tavolo del Contratto istituzionale di sviluppo della città e dell’area dopo un anno di stop. Del tavolo, oltre ai ministeri, fanno parte anche Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto, sindaci di Massafra, Statte, Crispiano e Montemesola, commissario di Governo alle bonifiche e Autorità portuale del Mar Ionio. Poi Di Maio ha incontrato gli esponenti di 23 tra associazioni e movimenti ambientalisti, compresi quelli che chiedono la chiusura del siderurgico ex Ilva, ora Arcelor Mittal Italia. Alle 17.30,infine, la conferenza stampa conclusiva. Il tavolo del Contratto istituzionale ha l’obiettivo di rifocalizzare, anche con nuovi progetti e interventi, la mission dello strumento introdotto da una legge del 2015 per aiutare la città e l’area limitrofa a superare la strettoia della crisi Ilva in gestione commissariale.

Il Contratto fa leva su finanziamenti vecchi, riassegnati e riprogrammati, e nuovi, deliberati da ministeri o Cipe, come quelli (90 milioni) del recupero della città vecchia di Taranto. Con il mondo ambientalista, che in larghissima parte contesta Di Maio per la posizione tenuta sull’ex Ilva (continuità operativa anziché chiusura che, dicono i contestatori, era stata promessa nella campagna elettorale delle politiche 2018), il ministro dello Sviluppo economico ha affrontato, invece, il nodo del rafforzamento delle garanzie ambientali connesse alla continuità della produzione.

EX ILVA, ECCO CHI SONO I NUOVI COMMISSARI

La presenza della delegazione di Governo a Taranto arriva a poche ore dalle dimissioni da commissari straordinari dell’Ilva di Piero Gnudi, Corrado Carrubba ed Enrico Laghi, che hanno gestito la cessione dell’azienda dall’amministrazione straordinaria ad Arcelor Mittal. Dimissioni coerenti con quella “fase 2” che Di Maio (che ha ringraziato i commissari uscenti) ha detto di voler inaugurare oggi a Taranto. Al posto di Gnudi, Carrubba e Laghi, arriveranno da giugno - nominati già ieri sera - Francesco Ardito, avvocato e dirigente di Acquedotto pugliese spa, Antonio Cattaneo, revisore contabile e responsabile nazionale della divisione Forensic di Deloitte, e Antonio Lupo, avvocato.

 

ILVA: FIOM CGIL, PER I NUOVI COMMISSARI FASE DIFFICILE

 

All’Ilva “i nuovi commissari straordinari che dovranno gestire una delle fasi più difficile in capo all'amministrazione straordinaria”. Lo dice la Fiom Cgil di Taranto commentando la nomina dei nuovi commissari da parte del ministro Di Maio. “Al di là di come sia avvenuto il passaggio di testimone - dice la Fiom -, riteniamo sia necessario capire quale sia la mission affidata ai neo commissari in merito al piano di bonifiche e gestione del personale, oggi in Ilva in As, che deve essere necessariamente reimpiegato nelle attività previste nel dpcm del 29 settembre 2017”. Il riferimento è ai 1700 cassintegrati a zero ore in forze a Taranto all’amministrazione straordinaria, non essendo stati assunti da Arcelor Mittal a novembre. Tutti i cassintegrati da maggio dovrebbero cominciare i corsi di riqualificazione professionale ed una parte di loro essere poi impiegata nelle bonifiche di competenza dell’amministrazione straordinaria che non riguardano aree produttive del siderurgico di Taranto, di competenza, invece, dell’investitore Arcelor Mittal.

A disposizione dei commissari per le bonifiche, c’è circa un miliardo di euro, derivato dalla transazione avvenuta tempo addietro con gruppo Riva, ex proprietario dell’acciaieria. Tornando sulle nomine fatte da Di Maio, la Fiom Cgil dichiara che “indubbiamente la vecchia gestione commissariale non ha brillato per trasparenza e molti ancora sono i nodi da sciogliere e che devono trovare delle risposte certe per il territorio e per i lavoratori momentaneamente in Amministrazione Straordinaria”. Ma - rileva ancora la Fiom Cgil - “il ministro di Maio chiarisca pertanto quanto prima il cambio ai vertici di Ilva in As e apra un confronto con le organizzazioni sindacali necessario a garantire il processo di risanamento ambientale e il piano di bonifiche previste dall'autorizzazione integrata ambientale con l'utilizzo del personale oggi in cassa integrazione straordinaria. Non perdiamo altro tempo. Taranto e i lavoratori - conclude la Fiom Cgil -hanno bisogno di interventi concreti e celeri su ambiente e lavoro”.

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