Benevento, rivolta nel carcere minorile di Airola. "Mancano le sigarette" - Affaritaliani.it

Cronache

Benevento, rivolta nel carcere minorile di Airola. "Mancano le sigarette"

Celle devastate nel carcere minorile di Airola (Benevento). "Mancano le sigarette". E' rivolta

Altissima tensione nel carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento, dove, riferisce il sindacato di Polizia penitenziaria Sappe, e' in atto una violenta rivolta da parte della quasi totalita' dei detenuti: una sezione detentiva interamente distrutta e 3 agenti seriamente feriti.

"La situazione e' molto grave - denuncia Donato Capece, segretario del Sappe - ci arrivano da Airola segnali allarmanti di una crescente tensione, con i detenuti che dopo aver sfasciato interamente una sezione dell'Istituto penale per minorenni, stanno continuando da ore a minacciare gli Agenti di Polizia Penitenziaria in servizio nelle sezioni detentive con i piedi di legno dei tavoli e manici di scope dopo averne feriti tre, a cui va la nostra vicinanza e solidarieta'. La situazione e' molto critica e sul posto sono presenti anche operatori delle altre Forze di Polizia".

Il segretario generale del Sappe giudica la condotta dei detenuti ancora in rivolta "irresponsabile e gravissima. Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti", e aggiunge: "avevamo detto che era un errore l'innalzamento dell'eta' dei presenti nelle carceri minorili: oggi, infatti, possono starvi anche donne e uomini di 25 anni. Una decisione politica che da subito definimmo incomprensibile. Da quando sono stati assegnati detenuti adulti, per effetto della legge 11 agosto 2014, n.117, infatti, questi maggiorenni si comportano con il personale di Polizia e con alcuni minorenni ristretti con prepotenza e arroganza, caratterizzando negativamente la quotidianita' penitenziaria. E la loro ascendenza criminale - conclude Capece - condiziona tanti giovani, che li vedono quasi come dei miti".