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Cronache
Calabresi, il killer Pietrostefani vive in Francia con la pensione dell'Inps
Il commissario Luigi Calabresi

PIETROSTEFANI VIVE IN FRANCIA CON UNA PENSIONE DA 1500 EURO DELL'INPS

Vivere sereni in Francia godendo la propria vecchiaia, con un assegno da 1500 euro al mese erogato dall'Inps. Stiamo parlando di un normale pensionato? No, no. Si tratta di Giorgio Pietrostefani, uno dei terroristi latitanti all'estero. Condannato per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi, Pietrostefani ha trovato rifugio in Francia come tanti altri terroristi italiani e gode ancora della "dottrina Mitterrand". Ora, dopo l'arresto di Cesare Battisti, il governo Lega-M5s stringe le maglie anche sugli altri latitanti. Negli scorsi giorni, il ministro dell'Interno Salvini ha chiesto la consegna dei latitanti residenti in Francia al presidente Emmanuel Macron.

LA VEDOVA DI CALABRESI HA UNA PENSIONE EQUIVALENTE A UN TERZO DI QUELLA DI PIETROSTEFANI

Pietrostefani, 75 anni, ha subito un trapianto di fegato ma, come svela un'inchiesta di Panorama, percepisce ogni mese un assegno da 1500 euro a partire dal 2017 dall'Inps. Si tratta, spiega il settimanale, di una pensione di vecchiaia dei lavoratori ex Inpdai, frutto di un versamento di 12 mila euro all'anno in Francia tra il 2000 e il 2015 che ha lavorato in veste di consulente d'affari e consulente gestionale in un ufficio di Parigi, a due passi dal Louvre. Per effetto di una convenzione esistente tra i due Paesi, quei contributi sono stati riconosciuti dal nostro sistema previdenziale. Il tutto mentre, sottolinea amaramente Panorama, la vedova del commissario Calabresi, Gemma Capra, percepisce una pensione di reversibilità di 400 euro. Meno di un terzo dell'assegno del killer del marito.

ON. GRIMOLDI (LEGA): "OMICIDIO CALABRESI. PRESENTO INTERROGAZIONE AL MINISTRO DI MAIO"

"Presenterò un'interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro, Luigi Di Mario, per verificare se corrisponde al vero la notizia per cui il latitante Giorgio Pietrostefani - condannato a 22 anni per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi, ma fuggito in Francia prima della sentenza definitiva - percepirebbe regolarmente ogni mese un assegno da 1500 euro a partire dal 2017 dall'Inps grazie ad un cumulo di veramente previdenziali versati in Francia che, per effetto di una convenzione esistente tra i due Paesi, sarebbero stati riconosciuti dal nostro sistema previdenziale". Lo afferma l’on. Paolo Grimoldi,  deputato della Lega e vice presidente della Commissione Esteri della Camera. "Questa sarebbe un'incredibile beffa che si aggiungerebbe al danno di non poter estradare questo criminale, l'unico dei colpevoli del delitto Calabresi a non aver scontato interamente la pena inflittagli dalla giustizia italiana se non in una minima parte prima di scappare in Francia", conclude Grimoldi.

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