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Cronache
Cirinnà e i 24mila € nella cuccia del cane. La senatrice Pd ora li rivuole

Cirinnà e il denaro nascosto, il suo legale: "Soldi che le spettano"

Colpo di scena nel caso dei soldi trovati nella cuccia del cane nel giardino della senatrice del Pd Monica Cirinnà. Era stato il giallo dell'estate 2021 e ora, a distanza di un anno esatto, torna a far parlare di sé il tesoro nascosto. Cirinnà - si legge sul Messaggero - ora batte cassa e reclama i 24mila euro in contanti che erano stati ritrovati nella sua proprietà: la CapalBiofattoria, un'azienda agricola e vitivinicola immersa nella Maremma toscana. Di fronte al polverone mediatico che si era sollevato dopo la scoperta del denaro, i coniugi avevano preso letteralmente le distanze, precisando che la cuccia era lontana dalla loro casa e che forse quelle 48 banconote, da 500 euro l'una, erano state occultate lì da spacciatori nordafricani.

Ma, inaspettatamente, - prosegue il Messaggero - il 4 maggio la senatrice del Pd si è fatta avanti e, tramite l'avvocato Giovanni Gori, ha chiesto al gip di «disporre la restituzione» della somma in suo favore, opponendosi alla confisca chiesta dal pm. "Ai sensi dell'articolo 932 del codice civile il tesoro, inteso come qualunque cosa mobile di pregio di cui nessuno può provare d'essere proprietario, appartiene - si legge nell'istanza della Cirinnà - al proprietario del fondo in cui si trova". Quindi, dato che la senatrice è legale rappresentante di CapalBiofattoria, secondo il suo legale, spetterebbero a lei. In vista dell'udienza dello scorso 6 giugno, la senatrice ha reiterato la richiesta del denaro, specificando di volerlo devolvere in beneficenza.

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