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Cronache
Covid, al Papeete di Salvini si anticipa lo stop all'obbligo della mascherina

Al Papeete Beach, il locale di Massimo Casanova, imprenditore balneare romagnolo purosangue che il segretario della Lega Matteo Salvini, abituale frequentatore, ha spedito anche a Strasburgo all’Europarlamento, la temperatura e la voglia di far festa sono alte, in barba alle regole però. Secondo quanto Affaritaliani.it può documentare con video e foto qui sotto, sabato 26 giugno poco prima dell’ora di cena, ben 36 ore prima della decadenza dell’obbligo di mascherina all’aperto, di fatto i giovani clienti desiderosi di sorseggiare un Mojito e di danzare in spiaggia sono stati fatti entrare al Papeete senza mascherina.

All’interno del locale, poi, non è stata fatta rispettare neanche la distanza di sicurezza. Tutti accalcati per ordinare da bere e ballare, in un locale dove sono stati ospitati anche due addii al celibato. Ricorrenze che al Papeete, quartier generale di Salvini nell'estate del 2019 da cui, fra un intermezzo alla consolle come dj e un Mojito in spiagga, il numero uno della Lega orchestrò la crisi del Conte-uno, sulla Riviera Romagnola pare vadano forte. 




Unico accorgimento anti-Covid all’ingresso, quasi una presa in giro, un decalogo (accanto al classico flacone per disinfettarsi le mani) dove viene scritto: “E’ obbligatorio l’uso della mascherina” e “rispettare la distanza di sicurezza”. Peccato che dentro allo stabilimento balneare e discoteca niente di tutto questo venga tenuto in considerazione e fatto rispettare.

L’aperitivo al tramonto prima delle notti magiche della Nazionale di calcio è andato in scena, inoltre, mentre ancora ieri il consulente del Ministero della Salute Walter Ricciardi invitava a perseverare con la mascherina anche all’aperto quando non è possibile rispettare la distanza di sicurezza. Indicazione fatta propria anche dal governo Draghi che prolungherà probabilmente lo stato di emergenza oltre il 31 luglio e che soprattutto all'interno del locale preferito di Matteo Salvini e del popolo della movida bisognerebbe osservare.

Il motivo sta nei numeri: su 17.435.555 cittadini italiani nella fascia di età tra i 12 e i 40 anni, sono meno di due milioni quelli che hanno già completato il ciclo vaccinale e più di 15 milioni coloro che non si sono vaccinati o hanno ricevuto soltanto la prima dose. Parte della popolazione dunque ad altissimo rischio di incrociare la variante Delta (il 60% più contagiosa della variante Alpha, all’inizio identificata nel Regno Unito, che a sua volta era circa il 50% più contagiosa del ceppo originario di Wuhan) e di diffonderla visto che, secondo gli ultimi studi, solo con due dosi si è protetti dal contagio della nuova variante che si avvia a diventare prevalente anche in Italia. 

Ma al Papeete, dove all’ingresso si viene accolti da una Ferrari rosso fiammeggiante, dovrebbero forse riflettere su quello che è successo nel weekend a Maiorca: 850 contagiati in pochi giorni e oltre 3.000 in quarantena, tutti giovanissimi ritrovatisi in una delle isole spagnole della movida e trasformatisi in improvvisi “untori” al rientro a casa. Dovrebbero riflettere, sempre che un Mojito di troppo e il solleone non giochino brutti scherzi.

@andreadeugeni

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