Che cosa c’entra il buon Dio con la nascita di un bambino down?
Sul sito religioso e coraggioso “Come Gesù” (coraggioso perché accoglie la parola di tutti, anche degli atei), una signora che ha dato alla luce un bambino con la sindrome di Down, scrive: “I commenti che preferisco ricordare sono solo quelli buoni: “Benvenuto in famiglia”; “E’ bellissimo”; “Dio vi ama in modo speciale perché vi ha mandato lui”. Comprensibili i due primi commenti, ma assurdo il terzo, giacché contrasta con la ragione e non trova fondamento nel Vangelo.
Viene in mente l’altrettanto assurdo discorso che Alessandro Manzoni mette in bocca a padre Cristoforo: «Dio vi ha visitate. Povera Lucia!». Che cosa c’entrava, infatti, Dio con le sventure di Renzo e Lucia? E sebbene la nascita di un bambino con la sindrome di Down non sia, ovviamente, una sventura, la domanda è la stessa: che cosa c’entra il buon Dio? Vale la pena osservare che nel discorso di padre Cristoforo c’è una contraddizione. Una visita di Dio, infatti, dovrebbe essere una grazia, e quindi il cappuccino avrebbe dovuto dire: “Dio vi ha visitate. Fortunatissima Lucia!”.
Renato Pierri
(Scrittore e prof. di religione cattolica)