A- A+
Cronache
Eutanasia, diritto o mostruosità? Il dibattito etico che manca in Italia

Roberto Grendene, segretario dell’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), spiega ad affaritaliani.it: "A sentire questi dati mi viene da dire: 'sarebbe come aprire un reparto di chirurgia toracica all'indomani delle notizie sulla clinica degli orrori di Santa Rita di qualche anno fa'. L'obiettivo dell'UAAR è diverso, è la legalizzazione dell'eutanasia attiva volontaria e anche del suicidio assistito. La piena consapevolezza deve esserci sempre. Se una persona per povertà o per non gravare sulla propria famiglia fa questa scelta, non siamo nel campo di una decisione libera e consapevole, ma imposta, anche se dai fatti. Il faro per l'UAAR è l'Olanda che con un iter complesso verifica la condizione del paziente. Però anche lì si è introdotta la cosiddetta stanchezza di vivere come opzione".

In Canada si parla di ampliare la possibilità ai malati mentali. Dove è la consapevolezza del paziente?

"Non c’è, ancora di più. In Italia siamo però in una situazione in cui non affrontiamo i casi dei malati terminali, non vengono presi in considerazione. Poi ci sono i casi di depressione e di persone che dopo anni di sofferenze non trovano soluzione, come sta facendo l'Olanda che adesso, dopo 20 anni di approvazione di una buona legge per l'eutanasia e il suicidio assistito, interviene".

Ma in Olanda è legale il suicidio anche per i minori...

"Anche in questo caso ci sono dei casi limite. Con un minore di fronte a delle sofferenze indicibili che si fa?".

Ma questo affidamento alla medicina e alla scienza e il non trovare altre strade per aiutare le persone non è un dramma, un errore? In che società vivremo? Le persone che hanno una sofferenza dovrebbero prima essere aiutate da un sistema sociale più umano...

"Sì, di certo non va riposto affidamento cieco nella scienza e nella medicina. Ma sono casi che vanno affrontati senza dare dei no a priori".

Lei dice, se ho capito bene: è un tema che va affrontato con un dibattito pubblico. Giusto?

"Sì e anche un dibattito etico e medico. Affrontiamo in Italia intanto i casi limite, perché noi abbiamo l'eutanasia clandestina, c'è poco da fare, che mette a rischio sia le persone disperate che cercano una fine sia il personale medico. Certo, quello che mi dice sul Canada mi dà forti preoccupazioni".

La preoccupazione è: questo processo non apre una porta pericolosa? Anche chi fa un gesto estremo molte volte lo fa come richiesta d’aiuto. Un altro piano è se poi lo Stato con la sua macchina, medica, interpreti e semplifichi questo disagio in una pratica burocratica...

"Sono consapevole che potrebbe aprirsi una strada pericolosa. Non a caso ho fatto l'esempio del Santa Rita. Ma vietare tutto vuol dire comunque permettere tutto. É sempre meglio prevedere una legge che regolamenti. A me sembra interessante l'Olanda dove c'è il sistema sanitario per gli anziani e con cure palliative più attento ma se poi non ci sono alternative e la persona è consapevole e lo desidera, dopo attenta analisi, viene intrapresa l’altra strada".

Iscriviti alla newsletter
Tags:
canadadati eutanasia canadadibattitodirittoeutanasialeggemostruositàolandapuntura letalestatosuicidio assistitoterapia medicawelby
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

Guarda le immagini

Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


in vetrina
Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo

Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo





motori
Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.