La rabbia della moglie di Failla. "Con l’autopsia lo uccidono ancora" - Affaritaliani.it

Cronache

La rabbia della moglie di Failla. "Con l’autopsia lo uccidono ancora"

"Sono felice per loro che sono rientrati a casa a riabbracciare i loro cari. Noi questa fortuna non l'abbiamo avuta. Mi fa stare male però che la liberazione sia avvenuta a 24 ore di distanza". Parla Rosalba Scorpo, la moglie di Salvatore Failla, uno dei due tecnici rapiti nel luglio scorso e uccisi quattro giorni fa. Ancora non si sanno i tempi per il rientro della salma, ma come già accaduto tramite il suo avvocato, la vedova di Carlentini ribadisce la sua richiesta di verità e sottolinea anche che l'autopsia deve essere fatta in Italia. "In questi mesi le Istituzioni ci sono state vicine, alcune persone del ministero degli esteri ci hanno supportato giorno e notte", dice. "Grazie a loro - aggiunge - io sono qui a parlare. Non si sa niente perché ancora si deve capire ciò che è successo. Queste spiegazioni dovrebbero arrivare, le hanno promesse. Me le devono. A Salvo lo devono", conclude, riferendosi al marito.

"Dicono che in Libia stanno già facendo l’autopsia al mio Salvo. E’ una cosa orrenda. Così me lo ammazzano un’altra volta. L’autopsia fatta in Libia - afferma Rosalba Scorpo - inquina quella che dobbiamo fare in Italia, con un nostro consulente presente. Stanno cercando di mischiare le carte, di coprire un imbroglio. Questo diventa un altro caso Regeni. E invece io voglio capire come l’hanno ucciso, se è stato un conflitto a fuoco, una esecuzione, se ha sparato una banda armata o una forza di polizia...".