Filippine, fermato un diplomatico italiano. "Nel resort con i bimbi"
L'ambasciatore italiano in Turkmenistan, Daniele Bosio, è stato fermato dalla polizia a Manila, nelle Filippine, con l'accusa di aver violato la legge sulla tutela dei minori. Il diplomatico si trova in un carcere di Binyan, 40 km a sud di Manila. Bosio, nato a Taranto nel 1968, è stato fermato dalla polizia nel parco acquatico di Binyan, come ha riferito il ministro della Giustizia Leyla de Lima, secondo quanto riportato dai media locali. I tre bambini che erano con il diplomatico avevano tra gli 8 e i 12 anni, ha aggiunto il ministro. Per la legge filippina sulla tutela dei minori abusare di un bambino che ha meno di 12 anni è un'aggravante.
CASO EVIDENTE, I BAMBINI ERANO NUDI - Un caso "molto evidente" di abusi o tentati abusi su minori. Catherine Scerri, una delle due attiviste della Bahay Tuluyan Foundation che ha denunciato il diplomatico italiano Daniele Bosio, non ha dubbi. Raggiunta telefonicamente a Manila dall’Adnkronos, la Scerri racconta le circostanze che hanno portato lei e la collega Lily Flordelis a denunciare Bosio. "Aveva offerto del denaro ai bambini", racconta. Sono stati gli stessi bambini trovati con Bosio, inoltre, a raccontare a lei e alla Flordelis di "essere stati portati nel suo appartamento, dove aveva fatto la doccia insieme a loro" e che "i bambini erano nudi".
SOSPESO DAL SERVIZIO - A seguito della convalida del fermo dell'Ambasciatore in Turkmenistan Daniele Bosio, disposta ieri sera dalle autorità filippine, il ministero degli Esteri ha sospeso oggi l'Ambasciatore dal servizio in ottemperanza alle disposizioni di legge. Lo comunica la Farnesina in una nota.