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Cronache
Fiorio Cup, una sfida tra piloti vecchi e nuovi: trionfa Andrea Crugnola

Fiorio Cup, una sfida tra piloti vecchi e nuovi: trionfa Andrea Crugnola. La novità: tutti pilotano la stessa auto

Passione rally, ma anche prova di precisione che fa risaltare il valore del pilota. E nella seconda edizione della Fiorio Cup si è riconfermato campione Andrea Crugnola: il nuovo format di Cesare e Alex Fiorio ha conquistato pubblico e piloti. 

La novità? Andrea Crugnola – Pietro Ometto, Andrea Aghini – Massimiliano Cerrai, Damiano De Tommaso – Giorgia Ascalone, Piero Longhi – Gianmaria Santini, Tamara Molinaro – Lorenzo Granai, Alessandro Battaglin – Selena Pagliarini, Harri Toivonen – Cedric Wrede e Davide Negri – Gianfranco Rappa, sono stati messi alla prova al volante della stessa auto, una Skoda Fabia equipaggiata Pirelli, messa a disposizione dalla P.A. Racing di Alessandro Perico.

 

È terminata la tre giornate full immersion nel rally di Masseria Camarda, a Ceglie Messapica, dove l'ex manager F1 Cesare Fiorio e il figlio Alex hanno progettato un tracciato di 2,2 chilometri, con salti e curve strette, sotto gli occhi di un folto pubblico arrampicato sui muretti a secco giunto da più zone d'Italia. Un percorso, dunque, non tra strade pubbliche, ma in una proprietà privata, tra distese di ulivi e campi di grano.

La classifica della seconda edizione Fiorio Cup

"Chiudo la stagione agonistica con un altro successo, che fa il paio con il titolo italiano. Qui non c’era nulla in palio ma vincere è sempre bello. Soprattutto in casa e sotto gli occhi di chi di rally se ne intende" ha detto Andrea Crugnola, fresco campione italiano di rally, scendendo dal podio, al termine della premiazione con un punteggio pari a 16'44"57. Accanto a lui, il secondo posto di Andrea Aghini con 17'15"02: "Passano gli anni ma la ruggine non si sente. Contro un Crugnola in questo stato di forma ci ho provato, ma non c’è stato nulla da fare. Complimenti a lui".

Mentre si piazza al terzo gradino Damiano De Tommaso con 17'37"18. A Tamara Molinaro, la vittoria del Delta Tribute e che, classificatasi quinta nella Fiorio Cup con 17’42”44, ha comunque rilanciato la sfida: "Speravo di poter fare meglio ma ho buttato tutto alle ortiche per l’errore nella prima prova. Peccato, spero nella terza edizione di prendermi una rivincita". Quarto posto per Piero Longhi 17'39"76, sesto per Alessandro Battaglin 17'43"72, settimo per Harri Toivonen 18'37"44 e ottavo per Davide Negri 18'41"31.


Gli otto concorrenti ammessi alla fase finale si sono cimentati in quattro manche in totale, una in notturna, con la facoltà di scartarne una, ma solo di quelle diurne. Alla fine, somma dei tempi per stabilire il più veloce. Due manche si sono svolte in un senso, due in quello contrario. 

La Delta Tribute: gara non cronometrata al volante di una Lancia Delta del Jolly Autosport

Tamara Molinaro, ex campionessa italiana, si è presa la grande soddisfazione di aggiudicarsi il "Delta Tribute", una gara non cronometrata disputata al volante di una Lancia Delta del Jolly Autosport, volta a premiare il miglior pilota che, a giudizio della speciale giuria presieduta da Cesare Fiorio, per stile e fluidità di guida, ha affrontato uno dei tratti più difficili e tecnici del percorso. Il “bonus” acquisito da Tamara Molinaro si è rivelato determinante ai fini della classifica finale, tanto da permetterle di sopravanzare Battaglin di poco più di un secondo.

La soddisfazione di Cesare Fiorio

"Se la prima edizione si era conclusa con una promozione – ha detto Cesare Fiorio, ex manager F1 - questa seconda edizione, nonostante le condizioni meteo, è stata un successo. Bastava vedere il pubblico accalcato lungo i muretti, per ore fermo sotto la pioggia, seguire le acrobazie dei piloti con apprezzamenti vocali, per capire come questo genere innovativo di rally possa avere un gran seguito. Tutto è merito di Alessandro e di mia nipote Maria Paola, che da due mesi si sono dedicati a questo evento. Complimenti anche a loro".
Dunque, appuntamento alla terza edizione.

 

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