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Cronache
Furbetti del Rdc: denunciati 110 stranieri, un mafioso e un impiegato Inps

Reddito di cittadinanza, furbetti scovati in tutta Italia e maxi sequestri: 110 stranieri denunciati a Messina, a Monza 5 percettori illeciti tra cui un impiegato Inps, a Foggia anche un sospetto mafioso

Denunciati 110 stranieri che incassavano il Reddito di cittadinanza senza averne diritto e sequestrate somme per 817 mila euro. I finanzieri del Comando provinciale di Messina hanno eseguito il provvedimento emesso dal gip, su proposta della procura.

Duemila le posizioni degli stranieri esaminate: in maggioranza romeni, nigeriani, marocchini, srilankesi, ma anche di altri Paesi europei, dell'America latina e dei paesi arabi. In 110 casi era stato detto il falso circa il necessario requisito del possesso, al momento della presentazione della domanda, della residenza sul territorio dello Stato da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Alcuni di loro, tra il 2019 e il 2021, avrebbero percepito somme superiori a 29 mila euro.

Disposto, dunque, il sequestro delle somme percepite, per le ipotesi di reato legate all'illegittimo ottenimento del Reddito di cittadinanza che, nei casi più gravi, prevede la reclusione da 2 a 6 anni. L'attività si e' avvalsa della collaborazione con l'Inps di Messina, anche alla luce del recente protocollo d'intesa tra il Comando regionale della Guardia di finanza e la direzione regionale dell'Inps. 

Monza, 5 denunciati tra cui un impiegato Inps: percepivano indebitamente il Reddito di cittadinanza

Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri per aver percepito illecitamente il Reddito di cittadinanza, tra loro anche un impiegato dell'Inps di Monza. La moglie, insieme ad altri due familiari, ha falsificato la documentazione, omettendo proprietà immobiliari e anche quella di tredici veicoli e "dimenticandosi" di inserire nella richiesta i 25 mila euro percepiti dal marito quale impiegato pubblico, riuscendo ad ottenere il sussidio.

Con loro denunciata anche un'altra persona che, a sua volta, ha truffato lo Stato fornendo documenti falsi per poter accedere al Reddito. La Procura della Repubblica di Monza ha già avviato le procedure per il recupero del denaro. 

Bari, arrestato per detenzione di droga: pregiudicato e percepiva il Reddito di cittadinanza

I carabinieri della Compagnia di Bari Centro, a seguito di controlli domiciliari a carico di persone ritenute vicine a un clan che opera nel quartiere San Pasquale del capoluogo pugliese, hanno arrestato un pregiudicato di 61 anni, in flagranza di reato, per detenzione di droga e furto aggravato di energia elettrica.

L'uomo, tra l'altro, è risultato percettore di Reddito di cittadinanza. Nel corso della stessa operazione è stato denunciato in stato di libertà un pregiudicato 55enne per furto di energia elettrica.

I carabinieri del Nucleo Operativo, coadiuvati nelle attività da un'unità cinofila antidroga del Nucleo di Modugno, hanno trovato nascoste in casa dell'arrestato 12 dosi di cocaina (5,6 grammi circa) e 1.500 euro in contanti, ritenuti frutto dell'attività illecita di spaccio, data la condizione di disoccupazione che peraltro giustificava la percezione del Reddito di cittadinanza, bilancini per la pesatura della droga ed attrezzatura per il suo confezionamento, documentazione contabile afferente allo spaccio dello stupefacente.

Inoltre, grazie all'ausilio di personale tecnico dell'Enel, i militari hanno riscontrato anche il furto di corrente dalla rete pubblica, grazie a un by-pass del contatore, reso opportunamente inservibile dall'arrestato, con un danno economico per l'azienda quantificato in circa 2.220 euro.

L'arrestato, espletate le formalità di rito, è stato portato in carcere, mentre la droga ed il materiale sono stati sequestrati unitamente al denaro che verrà depositato su libretto giudiziario intestato al Fondo unico per la giustizia. 

Rdc, denunciati 55 furbetti nel Foggiano: anche un sospetto mafioso

Sono 55 i furbetti del reddito di cittadinanza scoperti dalla Guardia di Finanza di Foggia sul territorio provinciale, tra i quali ci sarebbero un uomo ritenuto elemento di spicco della mafia garganica e un altro ristretto in carcere.

L'importo complessivo delle somme non dovute, sottratte fraudolentemente all'Inps, ammonta a circa 530 mila euro. Stando a quanto reso noto dagli investigatori, le 55 persone segnalate alla procura di Foggia percepivano il reddito di cittadinanza pur non avendone diritto perché proprietari di immobili o valori mobiliari, o perché percettori di redditi - oltre determinate soglie - non dichiarati, o ancora perché avevano omesso di indicare nella dichiarazione presentata all'Inps componenti della famiglia sottoposti a misure cautelari personali.

I"Tra questi, che hanno ottenuto indebite percezioni per circa 250 mila euro, un soggetto è risultato essere elemento di spicco della Mafia Garganica", spiegano i finanzieri in una nota. "Alquanto singolare il caso di un altro pregiudicato che è risultato aver sottoscritto l'istanza per la concessione del beneficio presso gli uffici di un Caf mentre, di fatto, era detenuto in carcere", proseguono gli investigatori.

"In 25 casi, all'atto della richiesta del beneficio, erano state fornite false informazioni relative alla composizione del nucleo familiare, ai redditi percepiti o alla posizione lavorativa - in alcuni casi in nero - dei componenti. Da segnalare il caso di un collaboratore domestico che, dopo aver denunciato il proprio datore di lavoro per non aver provveduto a regolarizzare la propria posizione contributiva ed assicurativa, è risultato percepire indebitamente il reddito di cittadinanza o, ancora, il caso di un cameriere che lavorava in nero in un ristorante di Cerignola ma percepiva contemporaneamente il sostegno economico", spiegano ancora i finanzieri.

Tutte le posizioni illecite emerse dalle indagini sono state segnalate all'Inps per la revoca e il recupero del beneficio economico non dovuto, nonché denunciate alla Procura della Repubblica di Foggia, che coordina lo sviluppo delle indagini, per accertare le responsabilità di chi ha frodato l'Inps fornendo dichiarazioni false e omettendo informazioni dovute. La tempestiva segnalazione effettuata dalle Fiamme gialle ha permesso all'Inps di interrompere l'ulteriore erogazione di contributi per circa 150 mila euro
 

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