Tra i punti più discussi del nuovo Dpcm, presentato agli italiani dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella giornata di domenica, vi è sicuramente la chiusura di cinema e teatri. Il mondo dello spettacolo da allora si è organizzato, in molti modi diversi, per cercare di far sentire la propria voce.
L'idea soccorrere il mondo della cultura e dello spettacolo in questa dura battaglia, in questo caso, è firmata dal Palazzo Ducale di Genova dove da pochi giorni si è aperta la mostra su Michelangelo che nella giornata di sabato ha registrato un'affluenza di circa 300 persone.
La direttrice, Serena Bertolucci, in una intervista sulla Repubblica, spiega come il loro obiettivo è trovare all'interno dello spazio che ospita la mostra, delle zone adibite alle altre arti: "ospitare magari un attore o un musicista che oggi non può esibirsi. Ci sembra un contributo doveroso. Per loro ma anche per i tanti visitatori che dimostrano di sentire il bisogno del bello."
Con questa iniziativa, la direttrice Bertolucci senti di dover mettere l'accento sul fatto che "anche la cultura cura".
Se i musei sono stati salvati da questa nuova ondata di chiusura, lo spettacolo subisce un nuovo colpo di grazia anche se, come sottolinea Amedeo Romeo, direttore del Teatro della tosse sulle pagine di Repubblica: "questo nuova decisione era facilmente prevedibile: quando parla di emergenze, il governo non nomina mai la parola "cultura". Neppure la grande manifestazione di Milano ha scalfito questa tendenza. Continuano a trattarci come se noi ci dedicassimo solo alla ricreazione. Ma siamo professionisti. E lo abbiamo dimostrato in questi mesi, anche per come abbiamo organizzato i nostri eventi in assoluta sicurezza."
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