A- A+
Cronache
Ilva, grana amianto. 3 morti. Richiesta di processo per 12 ex dirigenti

L'Ilva di Taranto riparte con l'Arcelor Mittal, colosso dell'acciaio di origine indiana con sede in Lussemburgo. Ma dopo che il governo italiano si è accordato con l'azienda e i sindacati, spunta la grana amianto, con un procedimento giudiziario che ricade su ex dirigenti e responsabili delle gestioni precedenti. Dentro l'azienda vi sarebbero ancora 4000 tonnellate di amianto.

Sono 4 i casi di mesotelioma per 3 lavoratori deceduti e 1 ammalatosi di absestosi, una malattia polmonare cronica conseguente all'inalazione di fibre di amianto, contestati dalla procura. I 4 lavoratori hanno operato per oltre 20 anni nello stabilimento siderurgico pugliese e senza ricevere alcuna protezione e informazione sul rischio all'esposizione.

 

All’attenzione del giudice per l’udienza preliminare (Gup) di Taranto arriva, il prossimo 9 ottobre, la richiesta di rinvio a giudizio firmata dal sostituto procuratore Giorgia Villa nei confronti di 12 ex dirigenti dell’Italsider e dell’Ilva (l'Ilva fino alla fine degli anni '80 del secolo scorso si chiamava Italsider).

La procura pugliese ipotizza la cooperazione in omicidio colposo e in lesioni personali gravissime e colpose nei confronti di Giambattista Spallanzani, direttore dell’Italsider tra il 1973 e il 1978, Sergio Noce, direttore tra il 1978 e il 1982, Attilio Angelini, direttore tra il 1984 e il 1987, Francesco Chindemi, direttore tra il 1989 e il 1993, Nicola Muni, direttore tra il 1993 e il 1995, Ettore Salvatore, direttore tra il 1995 e il 1996, Luigi Capogrosso, direttore tra il 1996 e il 2012, i capi reparto Pietro Loforese, Elio Buono, Emanuele Imperiale e i medici competenti Giancarlo Negri e Luciano Greco.

Secondo la Procura, gli imputati avrebbero cagionato la morte dei 3 operai e le lesioni gravissime al quarto, per “imprudenza, negligenza, imperizia e inosservanza delle norme sull’igiene del lavoro e, segnatamente, in quanto avrebbero esposto al rischio amianto i lavoratori non prevedendo l’uso e l’assegnazione di dispositivi di protezione individuale, non formando né informando il lavoratore sul rischio amianto, pur adibendolo a lavorazioni che lo esponevano a polveri di amianto e fumi”. Agli atti dell’indagine, quali fonti di prova, ci sono i certificati Inail di malattia professionale e gli accertamenti svolti dallo Spesal, il Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro dell'azienda sanitaria locale.

 

“Dentro l'Ilva ci sono almeno 4000 tonnellate di amianto tutt'ora”, ha spiegato ad Affaritaliani Pasquale Maggi dell'Osservatorio nazionale sull'amianto, “lavoro all'Ilva dal 2000, una comunicazione del commissario del governo ci ha reso noto questo dato impressionante. Ma in questo territorio non c'è lavoro. O lavori all'Ilva o non c'è alternativa”.

 

L'avvocato Ezio Bonanni, ideatore e presidente dell'Osservatorio, ha raccontato di aver inviato a fine agosto una lettera al ministro Luigi Di Maio e al Mise per chiedere un intervento ed un'azione di vigilanza su quanto sta accadendo nella città pugliese, oltre a sollecitare l'istituzione di un polo oncologico a Taranto (un centro in grado di assistere i malati già sottoposti agli inquinanti dell'Ilva). “Se non si bonifica, si prosegue sempre sulla stessa scia e i morti continueranno ad aumentare”, ha spiegato ad Affari Bonanni. “Ma abbiamo fiducia che su questo caso il M5S e Di Maio dalle parole passino ai fatti. Speriamo che la nostra fiducia sia ben riposta”.

 

Il 23 giugno del 2017 la Corte d'Appello di Taranto per altri 5 morti di operai Ilva-Italsider, dovute probabilmente all’amianto nel siderurgico, ha condannato Sergio Noce a 2 anni e 4 mesi; Giambattista Spallanzani a 2 anni e 8 mesi e a 2 anni Attilio Angelini.

A metà settembre il 94% dei lavoratori aventi diritto al voto hanno approvato il nuovo accordo siglato tra governo, sindacati e proprietà che permette all'Ilva di ripartire. Il patto prevede anche miglioramenti ambientali. Il vicepresidente di Arcelor Mittal Matthieu Jehl aveva dichiarato alla conclusione della trattativa al Mise: "Oggi è l'inizio di un lungo percorso per fare dell'Ilva una impresa più forte e più pulita". Staremo a vedere.

Commenti
    Tags:
    ilvaarcelor mittalamiantomorti ilva
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Fazio annuncia 3 ospiti da urlo e una star di Sanremo. Nuovo colpo del Nove

    Che tempo che fa

    Fazio annuncia 3 ospiti da urlo e una star di Sanremo. Nuovo colpo del Nove

    
    in vetrina
    Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo

    Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo





    motori
    DS Automobiles, ordinabili in Italia le nuove Hybrid: DS 3 e DS 4

    DS Automobiles, ordinabili in Italia le nuove Hybrid: DS 3 e DS 4

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.