Crisi e disperazione, Iudici ad Affari: "La gente si ammazza, politici indifferenti"
LO SPECIALE DI AFFARITALIANI.IT
Affaritaliani.it ha lanciato il caso degli imprenditori in crisi con l'e-mail ricevuta dall'imprenditore pugliese Giuseppe Iudici. Sono arrivate centinaia di email ricevute in risposta al suo appello, tra manifestazioni di solidarietà e concrete offerte di collaborazione. Giuseppe Iudici racconta la crisi. "Serve una politica di volontari". GUARDA LA VIDEOINTERVISTA NELLA REDAZIONE DI AFFARIALA PROPOSTA/ "Fare il politico? Meglio della lotteria. Diamo stipendi massimi di 3mila €"------------------------------------------------------------------------------ LEGGI TUTTE LE MAIL ARRIVATE AD AFFARI Crisi che uccide - Le lettere dei lettori di Affaritaliani.it -------------------------------------------------------------------------------- ![]()
IL CASO DI AFFARI FINISCE IN TV/ Lucia Annunziata, conduttrice della trasmissione "In mezz'ora" in onda su Rai Tre, ha intervistato e raccontato la storia di Giuseppe Iudici, imprenditore pugliese e padre di famiglia, che ci ha scritto, denunciando la sua situazione disperata. (Leggi a lato....) |
CRISI: SUICIDI E ATTENTATI! CACCIA AI COLPEVOLI
Aumentano i suicidi nella indifferenza di un governo che prima vuole tutta la poltrona e oggi per non perderla la divide. Non importa con chi, non importa per cosa, sedersi oggi sulla comoda "POLTRONA" significa amministrare, guadagnare, avere potere, stare in comodita', fare affari, avere lustro e poche responsabilita'. OGGI NOI ITALIANI APRIREMO UN DIBATTITO DEMOCRATICO PER VALUTARE chi e' responsabile della CRISI. Il SUICIDIO ha un mandante. L'ATTENTATO di Palazzo Chigi e' frutto di una mente malata o diventata tale per colpa di istituzioni assenti .
APRIAMO PURE IL DIBATTITO, LIBERI DI DIRE!, dico la mia: la crisi e' stata creata, il suicidio e' un omicidio e l'attentato quasi quasi sembra PILOTATO. Pensate e guardate l'attentatore, senza lavoro ma con vestito firmato, scarpe da militare e capelli da forze dell'ordine, pistola disposta ordinatamente, colpi mirati per non uccidere, oppure un vero italiano senza lavoro che voleva colpire i suoi colpevoli, i POLITICI, un uomo comune che viene portato a fare cose poco comuni.
IL SUICIDIO E L'ATTENTATO HANNO UN INIZIO E UNA FINE. Iniziano come la storia che ieri mi ha raccontato al telefono un padre che abita a 5km dalla villa di Grillo. Una storia come tante, un padre senza lavoro che e' stanco di cercarlo perche' i fallimenti lo logorano, un padre che di fronte a uno sfratto di circa 1000 euro chiede aiuto alle proprie istituzioni sentendosi rispondere che non hanno soldi e l'unico alloggio disponibile necessita di lavori, un padre che vende l'unico mezzo di comunicazione con il mondo esterno per un regalo alla figlia, il suo computer portatile. Mi raccontava e sentivo il suo pianto, condividendo le nostre esperienze. E poi arrivava alla fine del percorso:
"HO LASCIATO UNA LETTERA DIETRO IL QUADRO PRIMA DI MORIRE O UCCIDERE". Così mi ha detto. Ecco chi sono i protagonisti della nostra era, persone perbene lasciate sole da chi doveva proteggerli e sostenerli. Per rassicurare tutti, dopo la conversazione mi ha mandato un sms scrivendo: grazie per lo sfogo. Caro Nando, spero di poter fare qualcosa per te, ma sappi che la gente che si unisce non muore mai, diventa forte e inattaccabile, siano loro disonesti o onesti. UNA COSA PERMETTETEMELO DI DIRLA: NON TOCCATE I NOSTRI CARABINIERI! A VOI LA PAROLA...
Giuseppe Iudici
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