Cronache

Caso plusvalenze, chiesto il rinvio a giudizio per Agnelli e gli ex dirigenti della Juventus

Di Redazione Cronache

In tutto sono una decina gli indagati con accuse, a vario titolo, di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni

Agnelli, Nedved, Paratici e Arrivabene: sono solo alcuni dei nomi degli ex-veritici della Juventus che figurano nella richiesta di rinvio a giudizio, formulata dalla Procura di Roma,  sul caso delle plusvalenze

Sul caso plusvalenze non è ancora finita per alcuni degli ex-vertici della Juventus. La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di una decina di indagati nell'ambito dell'inchiesta "Prisma" sui conti della società. Tra queste personalità indagate ci sono l’ex presidente Andrea Agnelli, l’ex vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. Le accuse, a vario titolo, sono di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni. In particolare, secondo l’accusa, si ipotizzano plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid-19.

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Inizialmente l'indagine sulle plusvalenze juventine era stata avviata dai pm torinesi. Poi, però, è passata, per competenza nelle mani della giurisprudenza della Capitale. Lo aveva deciso la Cassazione lo scorso 6 ottobre, quando i giudici della Quinta sezione avevano dichiarato l’incompetenza territoriale di Torino ordinando la trasmissione degli atti a Roma e il fascicolo era stato affidato ai pm che si occupano dei reati economici, Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, e al procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Ancora in corso le indagini, invece, per l'altro filone che coinvolge la società calcistica sul bilancio della Juventus al 30 giugno 2022