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Cronache
Protocollo dell'Aefi, le fiere italiane sono pronte a riaprire i cancelli.

Il settore fieristico è pronto a ripartire. Aefi, con i suoi trentanove quartieri fieristici associati, ha infatti predisposto e inoltrato alle autorità competenti le linee guida per l’organizzazione e la gestione delle manifestazioni fieristiche in piena sicurezza in tempo pandemia. “Auspichiamo che quanto abbiamo messo a punto possa diventare quanto prima il protocollo ufficiale affinché le fiere possano ripartire al più presto per contenere i danni e poter rispettare il proprio impegno nei confronti dell’economia del Paese e dei diversi settori industriali”, commenta Giovanni Laezza, presidente dell’Associazione esposizioni e fiere italiane.

“Abbiamo più volte alzato la voce per richiamare l’attenzione sull’importanza strategica delle fiere per la nostra economia. Abbiamo più volte sottolineato la necessità di sostegno per i danni subìti, le spese sostenute e i mancati ricavi per gli eventi annullati e posticipati a causa dell’emergenza da Covid-19. In attesa che il governo decida come sostenere il settore fieristico -se istituire un fondo o quali altre misure mettere in atto affinché le fiere possano continuare a svolgere il proprio ruolo e recuperare competitività internazionale- con il nostro organismo, abbiamo elaborato un articolato documento che tiene conto della specificità del settore e contiene tutte le linee guida per una ripartenza in totale sicurezza. Le fiere si sono attivate e sono pronte. Ora aspettiamo dalle istituzioni la data di riavvio della nostra attività”, aggiunge Laezza. La data di ripartenza è infatti ritenuta fondamentale per poter programmare le manifestazioni nel periodo più idoneo alle esigenze di ciascun comparto industriale e per pianificare le relative attività organizzative.

“Il ruolo delle fiere è quello di generare valore per le imprese, per l’occupazione e per i territori. Un ruolo che non può essere sostituito dal digitale. Sono un moltiplicatore di benessere socio-economico e una vera piattaforma di internazionalizzazione del sistema produttivo italiano. È stato giusto fermarsi, ma ora, nell’interesse dell’intero sistema Paese, dobbiamo ripartire”, prosegue Laezza.

Il protocollo dell’Aefi prevede provvedimenti di natura igienico-sanitaria e comportamentale e contiene misure che seguono la logica della precauzione ed attuano le prescrizioni del legislatore e le indicazioni dell’autorità sanitaria: dal distanziamento sociale, all’informazione e al corretto utilizzo dei Dpi, dalle procedure di controllo sanitario agli ingressi, alla corretta pulizia e sanificazione della sede in cui si svolge la manifestazione, prima durante e al termine di ogni evento, fino al piano di emergenza sanitaria che prevede anche la predisposizione di adeguati locali ed il presidio medico presente in fiera.

A titolo esemplificativo, per quanto concerne le modalità di accesso di fornitori ed allestitori, il transito e l’uscita saranno predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto, e verranno applicate tutte le norme su condizioni di pericolo, distanziamento, Dpi e disinfezione.

L’accesso ai visitatori ed espositori avverrà con procedure di ingresso, transito, uscita, modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto e con specifiche norme per la valutazione delle condizioni di pericolo. Ogni fiera e gestore del quartiere disporrà inoltre l’obbligatorietà della mascherina per operatori e visitatori, con fornitura all’ingresso per chi ne fosse sprovvisto.

Per quanto riguarda l’organizzazione delle manifestazioni, incluse le fasi di allestimento e disallestimento, i quartieri fieristici dispongono di capienze e di spazi interni ed esterni sufficienti a garantire il distanziamento di almeno 1 metro fra gli operatori presenti.  Al fine di contenere l’affollamento e garantire le distanze, i quartieri adotteranno specifiche e ulteriori iniziative quali ad esempio l’allungamento della durata delle manifestazioni ad elevato afflusso di pubblico, la gestione equilibrata delle presenze tramite prenotazione della visita con biglietteria online, l’ampliamento spazi, ove possibile, i posizionamenti ad hoc nelle sale convegni.

Il documento, predisposto dal pool di professionisti dell’associazione con competenze giuridiche e in materia di salute e sicurezza, tiene in considerazione tutti gli elementi strutturali che connotano il settore e ottemperano alla normativa nazionale in tema di emergenza pandemica Covid-19; i provvedimenti delle singole regioni e province autonome; le raccomandazioni dell’Oms; oltre i protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus approvato il 24 aprile scorso tra governo e parti sociali, il documento tecnico Inail sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio nei luoghi di lavoro.

 

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