La spiaggia è di (quasi) tutti. I 5 comportamenti scorretti - per mancanza di consapevolezza - che vanno evitati - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:33

La spiaggia è di (quasi) tutti. I 5 comportamenti scorretti - per mancanza di consapevolezza - che vanno evitati

Uno dei comportamenti più dannosi è lasciare rifiuti in spiaggia. Ma non è l'unico....

di Vincenzo Rienzi

La spiaggia è di (quasi) tutti. Ecco i comportamenti scorretti - per mancanza di consapevolezza - che vanno evitati

Arriva agosto, andiamo, siamo andati, stiamo andando in vacanza, prediligiamo il mare, in quanto d’estate questo è il trend più significativo che si registra in Italia. Tutto ciò anche se, da qualche anno e, precisamente, dal 2024, la maggior parte degli italiani che sceglie il mare ad agosto, pensate un pò, non frequenta più i nostri lidi, i nostri chilometri di spiagge, le nostre bandiere blu, ma si reca all’estero.  Eh si, perché purtroppo, la crisi economica, il crollo del potere di acquisto e, soprattutto, gli stati limitrofi furbetti (Grecia, Spagna e Albania in primis), offrono condizioni di rapporto qualità prezzo superiori rispetto all’Italia. Non facciamo finta di essere stupiti, sappiamo perfettamente che, oggi, andare al mare in Italia costa molto di più rispetto alla scelta di mete europee limitrofe, vi faccio un esempio: volare dal Nord Italia, in Sicilia, Puglia, o nelle Isole maggiori, costa statisticamente di più rispetto all’acquisto di un volo per una meta europea. I servizi poi: tutto ormai costa caro: andare a cena fuori nelle località di mare è cosa da ricchi, aumenti ovunque, spiagge, cibo, hotel, case vacanza, tutto si paga di più in Italia.

E allora cari amici, noi consumatori, ormai, non ci lamentiamo più del caro vita, siamo stanchi di urlarlo a gran voce da anni, siamo passati all’azione, e boicottare l’Italia, a mio parere, è un segnale davvero importante, significativo. Certo, la spinta del turismo, sicuramente ci dà una grande mano, il settore del terziario, oltre a spostare in avanti una bella fetta del nostro prodotto interno lordo, va a gonfie vele, per la gioia di commercianti, albergatori, e compagnia cantando, ma non abbiamo, e avremo sempre meno italiani in Italia, sempre meno consumatori che sceglieranno il mare per fare le vacanze estive. Si va in Kenya per molto meno in agosto, rispetto, ad esempio, alle mete più gettonate della Sardegna, e non parlo solo del costo della vita, ma anche di quello legato agli spostamenti.

Accettiamolo di buon grado, consapevoli che, come diceva quello, non sarà sempre domenica…e ricordiamoci, soprattutto, che le nostre spiagge sono “nostre”, di noi cittadini, e che nessuno, può e mai potrà appropriarsi di uno spazio di nostra proprietà. In dispetto di quello che molti tendono a sostenere (prevalentemente per comodità), le concessioni balneari non possono essere conferite in violazione di alcuni principi fondamentali, che devono vedere garantito il nostro diritto di stazionare in una determinata spiaggia anche in zona antistante rispetto alla concessione, con il nostro lettino e il nostro ombrellone; nessuno può e potrà mai vietarci di portare con noi il cibo da casa da poter mangiare all’ombra del nostro ombrellone o, ancora meglio all’ombra di quello dello stabilimento (lo stabilimento balneare non può vietarci di potare il pranzo da casa o obbligarci a consumare quello del suo punto ristoro). Infine, qualche piccola regola di convivenza civile: Il mare, la sabbia, le dune, la vegetazione costiera e gli animali marini formano un ecosistema fragile, spesso minacciato dalla presenza umana.

Uno dei comportamenti più dannosi è lasciare rifiuti in spiaggia. Plastica, lattine, mozziconi di sigaretta, bottiglie, involucri di merendine e altri scarti possono impiegare decenni o secoli a decomporsi e causare danni enormi alla fauna marina. Tartarughe, uccelli, pesci e altri animali possono ingerirli o rimanervi intrappolati.

Un gesto che a molti può sembrare innocente è portare via sabbia o conchiglie come souvenir. In realtà, si tratta di una pratica illegale in molte aree e fortemente sconsigliata ovunque. Prelevare materiali naturali altera l’equilibrio dell’ecosistema e contribuisce all’erosione costiera. In spiaggia, specie in quelle libere, è essenziale rispettare lo spazio altrui.

Non si dovrebbero posizionare ombrelloni o stendere teli troppo vicino agli altri bagnanti. Ognuno ha diritto a un minimo di privacy e di comfort.

Il mare può essere meraviglioso, ma anche pericoloso. Rispettare le regole di sicurezza è fondamentale per evitare incidenti, spesso gravi o tragici. Seguire le indicazioni dei bagnini sempre e comunque, anche se ad un primo approccio non ci sembra giusto. I ragazzi che vegliano tutte le estati su di noi, sono pagati spesso una miseria, e stanno lì tutto il giorno sotto al sole, con l’unico compito – direi e che compito – di essere pronti a salvarci la vita, non ignoriamo mai questo aspetto che spesso passa troppo inosservato.

Infine, per i nostri amici a quattro zampe, esistono spiagge attrezzate per accoglierli, dette “dog beach” o “bau beach”), dove i cani possono accedere liberamente, spesso con docce, acqua potabile, aree recintate. In tutte le altre spiagge, è fondamentale rispettare i regolamenti locali. Informiamoci sempre prima di approcciare a questo tipo di attività. La tutela del mare e delle spiagge non è solo questione di regole, ma anche di educazione e cultura.

Spesso i comportamenti scorretti derivano dalla mancanza di consapevolezza. Ricordiamo di educare, i nostri bambini al rispetto dell’ambiente e degli altri. Coinvolgerli nella raccolta dei rifiuti, spiegare loro l’importanza della natura, aiutarli a comprendere le regole del vivere insieme, li renderà cittadini più responsabili.

Buona estate, buon riposo, buon tutto dal Vostro Avvocato dei Consumatori!!