Cronache
Mafia, il padre di Agostino riconosce "Faccia da mostro"

Vincenzo Agostino ha riconosciuto Giovanni Aiello, "faccia da mostro", nel corso del confronto con diverse comparse avvenuto nell'aula bunker del carcere Ucciardone. Il confronto e' finito da poco. Vincenzo Agostino, padre dell'agente ucciso insieme alla moglie, era ancora dentro il bunker e l'informazione e' stata riferita dalla moglie e da alcuni parenti che attendevano all'esterno. Il presunto "faccia da mostro", ex poliziotto, ritenuto un ex appartenente ai Servizi segreti collegato a vari misteri di mafia, e' uscito a bordo di una Audi scura accolto da insulti e urla.
Agostino ha accusato un lieve malore al termine del confronto nell'aula bunker. Probabilmente un calo di pressione. Per cautela e' stata chiamata un'ambulanza, ma - da quanto riferiscono i parenti - si e' ripreso. Era stata forte del resto la sua attesa per questo 'confronto all'americana' nel quale ha riconosciuto l'ex poliziotto con una vistosa cicatrice sul volto che l'uomo vide a Carini subito dopo l'omicidio di suo figlio Nino e della moglie Ida Castellucci. Da allora, il 5 agosto 1989, non si e' piu' tagliata la barba. Il rito si e' celebrato davanti al giudice per le indagini preliminari Marina Pino e all'accusa, tra cui il pm Nino Di Matteo.