Nuovo scandalo nell'antimafia. Il giro del cemento vicino a Messina Denaro - Affaritaliani.it

Cronache

Nuovo scandalo nell'antimafia. Il giro del cemento vicino a Messina Denaro

I boss imponevano il calcestruzzo dell'imprenditore antiracket

E' stata battezzata "Cemento del Golfo" l'operazione dei carabinieri di Alcamo, per associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, danneggiamento aggravato, fittizia intestazione aggravata, frode nelle pubbliche forniture e furto. Fatta luce anche sulla rete del pizzo scoperta, spiegano gli investigatori, grazie alle denunce delle vittime.

Un blitz scattato nel quadro delle attivita' investigative finalizzate alla ricerca di Matteo Messina Denaro e a colpire il sistema economico-imprenditoriale riconducibile a Cosa nostra con a capo il superlatitante. I militari della Compagnia di Alcamo e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani hanno cosi' dato esecuzione alle ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti del capomafia di Castellamare del Golfo e di altri quattro affiliati, tra cui alcuni imprenditori.

Le forniture di cemento in provincia di Trapani monopolizzate da Cosa nostra, attraverso l’azienda di un insospettabile imprenditore impegnato nell’associazione antiracket di Alcamo. Coinvolto infatti Vincenzo Artale, che dopo aver denunciato nel 2006 alcuni esattori del pizzo era diventato un simbolo dell'antimafia trapanese.