Medio Oriente, Israele approva il progetto colonia che divide la Cisgiordania: "Così si cancella l'illusione dei due Stati" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 08:44

Medio Oriente, Israele approva il progetto colonia che divide la Cisgiordania: "Così si cancella l'illusione dei due Stati"

Il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha approvato i piani militari per l'offensiva a Gaza. Ucciso il capo del battaglione Nukhba di Hamas

di Redazione Esteri

Medio Oriente, ok da Israele al progetto colonia che divide la Cisgiordania

Via libera di Israele al controverso progetto di insediamento E1, che prevede la costruzione di 3.401 unità abitative tra Gerusalemme e l'insediamento di Ma'ale Adumim in Cisgiordania. Il progetto è stato duramente criticato dai palestinesi e da organizzazioni per i diritti umani israeliane perché di fatto divide in due la Cisgiordania e mette fine alla possibilità di realizzare in futuro due Stati. L'approvazione definitiva è stata data dall'Alta Commissione di pianificazione dell'amministrazione Civile, un dipartimento del ministero della Difesa.

Il piano di insediamento E1 in Cisgiordania, al quale le autorità israeliane hanno dato il via libera definitivo, punta a "sabotare una soluzione politica" del conflitto israeliano-palestinese e dividere in due la Cisgiordania, impedendo di fatto una realizzazione futuro di due Stati. E' la condanna espressa dall'organizzazione israeliana Peace Now alla decisione presa dal ministero della Difesa sul controverso progetto.

"Con il pretesto della guerra, Smotrich e la sua minoranza di amici messianici stanno creando un insediamento illusorio che dovremo abbandonare in caso di accordo", ha commentato l'Ong, sottolineando che i miliardi di shekel potrebbero essere spesi per lo sviluppo del Paese. "L'intero scopo dell'insediamento in E1 è sabotare una soluzione politica e precipitarci verso uno Stato di apartheid binazionale".

Il progetto E1 è visto dagli oppositori alle colonie come una grave minaccia alla contiguità territoriale palestinese e, per estensione, alla fattibilità di uno Stato palestinese, poiché se messo in pratica dividerebbe di fatto il nord dal sud della Cisgiordania, così come la Cisgiordania da Gerusalemme Est. 

Militari israeliani: "Ucciso un comandante dell'unità Nukhba di Hamas"

I militari israeliani annunciano di aver ucciso nella Striscia di Gaza un comandante del braccio armato di Hamas, responsabile dell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Le forze israeliane (Idf) confermano su X di aver "eliminato" Muhammad Naif Abu Shamala, "un comandante dell'unità Nukhba di Hamas" ritenuta responsabile della strage del 7 ottobre. Abu Shamala è accusato dai militari israeliani di aver "promosso" da quel 7 ottobre "vari attacchi terroristici contro le Idf e Israele". E' stato ucciso mercoledì scorso, viene reso noto stamani, nella zona di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Gaza, Hamas denuncia: "Uccisi quasi 19.000 bambini dal 7/10". Katz approva piano occupazione

Le autorità di Gaza, in mano a Hamas dal 2007, affermano che ci sono "almeno 18.885 bambini" tra gli "oltre 62.000 palestinesi uccisi" nella Striscia di Gaza dall'avvio, il 7 ottobre 2023, delle operazioni militari israeliane nell'enclave palestinese contro Hamas dopo l'attacco di quel giorno in Israele. Lo ha riportato la tv satellitare al-Jazeera.

Intanto il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha approvato i piani militari per l'offensiva a Gaza City, presentati nella notte dal capo di Stato Maggiore delle Idf, Eyal Zamir, e altri ufficiali. Lo riferiscono stamani i media israeliani.

Israele richiama 60mila riservisti per offensiva Gaza

L'offensiva, 'Carri di Gedeone II', segue la precedente - con lo stesso nome in codice - che ha visto le Idf, ricorda il Times of Israel, prendere il controllo di oltre il 75% della Striscia di Gaza, dove le operazioni militari israeliane contro Hamas e altri gruppi proseguono dall'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.

Circa 60.000 i riservisti israeliani che da oggi riceveranno gli ordini di chiamata che l'Idf emetterà per l'offensiva. Lo riporta Times of Israel, precisando che gli ordini non sono immediati e i riservisti riceveranno almeno due settimane prima di doversi presentare in servizio.

Il numero di riservisti richiamati si aggiunge alle decine di migliaia di riservisti attualmente in servizio nelle riserve. Non è previsto che tutti i riservisti richiamati partecipino all'operazione per la conquista di Gaza City, poiché alcuni sostituiranno le truppe permanenti dell'esercito su altri fronti.

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