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Cronache
Modena, tunisino morto dopo un controllo. Giallo: indagati sei carabinieri

Tunisino trovato morto in un parcheggio a Modena: il fratello accusa i carabinieri

Sei carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Modena. Uno con l’accusa di morte in conseguenza di altro reato e cinque militari accusati di lesioni.  Ne scrive oggi Repubblica, in relazione al decesso di Taissir Sakka, tunisino 30enne, trovato la mattina del 15 ottobre in un parcheggio in via dell'Abbate. Un atto «a garanzia», spiegano i legali di tre dei sei militari, gli avvocati Cosimo Zaccaria e Roberto Ricco (gli altri tre sono difesi dall’avvocato Lorenzo Bergami).

Il primo carabiniere risponde anche di minacce e di lesioni al fratello di Sakka, che ha fatto denuncia. I due erano stati controllati la sera prima, per una lite in un locale. "Dispiace per la morte del giovane Taissir. Allo stesso tempo preme sottolineare l'innocenza dei miei assistiti i quali hanno agito nella massima trasparenza e correttezza come confidiamo verrà dimostrato. Massima fiducia nella giustizia", dice l'avvocato Cosimo Zaccaria, che insieme al collega Roberto Ricco difende tre dei sei carabinieri indagati dalla Procura, in vista dell'autopsia.

La vicenda viene riassunta da Repubblica: "Tutto inizia sabato sera, quando Taissir e suo fratello si trovano al circolo Arci di Ravarino (nel modenese). I due bevono un po’ troppo e iniziano a infastidire dei ragazzi del posto, ne nasce un diverbio e i gestori chiamano i carabinieri. I militari del nucleo radiomobile portano i tunisini in caserma, al comando provinciale di Modena, per l’identificazione e la denuncia per ubriachezza molesta. I due sono conosciuti e Taisir, in particolare, oltre a piccoli precedenti per droga è un senza fissa dimora piuttosto irascibile".

Secondo il racconto di Repubblica, "poco prima della mezzanotte i dei vengono rilasciati. Secondo la ricostruzione, una pattuglia li incrocia ancora, ma non succede apparentemente null’altro. Mohamed Ali afferma di essersi separato quasi subito da Taissir. La mattina dopo il corpo del tunisino viene trovato in una pozza di sangue nel parcheggio. Ha una botta alla nuca e il volto tumefatto. Poche ore dopo il fratello denuncia i carabinieri affermando che entrambi sono stati vittime di un pestaggio".

Le telecamere della caserma mostrano i due fratelli uscire tranquillamente, sui volti non c’è traccia di pestaggio, spiega sempre Repubblica. "Se qualcosa è successo è stato quindi dopo il controllo. Qui ci sono diverse ipotesi che soltanto le indagini e l’autopsia potranno chiarire. Come è morto Taissir? C’è una testimone che dice di averlo visto correre all’alba, come se stesse fuggendo da qualcuno", conclude il quotidiano.

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