Molestie, si sgonfia il caso Weinstein? Procura ammette errori nelle indagini
La procura ammette un nuovo errore nelle indagini su Weinstein
Molestie: Weinstein, Procura ammette un nuovo errore in indagini
Nuovo errore per il procuratore di Manhattan nel caso Weinstein: la Procura ha ammesso che un detective della polizia di New York aveva consigliato a una delle accusatrici del produttore cinematografico di cancellare dal suo telefono, prima di consegnarlo agli inquirenti, qualsiasi cosa ritenesse privata.
In una lettera inviata martedi' all'avvocato di Harvey Weinstein, il vice procuratore incaricato di questo caso-simbolo della campagna #MeToo ha riconosciuto che il detective aveva fatto questa raccomandazione a una delle due donne le cui accuse sono all'origine dei cinque capi d'imputazione rimanenti contro Weinstein. "Il mio ufficio aveva chiesto alla denunciante di fornire tutti i telefoni cellulari che aveva usato mentre era in contatto con l'imputato", ha scritto il procuratore aggiunto Joan Illuzzi-Orbon nella lettera resa nota ai giornalisti.
Ma quando la denunciante si era preoccupata che i messaggi "privati" sarebbero stati trasmessi al pubblico ministero in quell'occasione, il detective che era allora responsabile dell'indagine della polizia di New York, Nicholas DiGaudio, le consiglio' di "cancellare tutto" quello che 'non voleva fosse visto prima di consegnare i telefoni', ammette l'assistente procuratore, citando la denunciante.
Commenti