Mosca, bimba decapitata, la babysitter: "Ho agito su ordine di Allah"
La babysitter arrestata nelle strade di Mosca con in mano la testa decapitata di una bimba di quattro anni, di cui si occupava da un anno e mezzo, ha dichiarato di avere agito su ordine di Allah nel corso della prima udienza del processo.
La donna, Goultchekhra Bobokoulova, di origine uzbeka, sarebbe malata di mente e al momento dell'arresto avrebbe gridato "Allah è grande" quando è stata fermata dalla polizia nei pressi di una stazione della metropolitana, nei quartieri nord-occidentali della capitale russa.
Secondo alcune indiscrezione trapelate sul web la donna avrebbe dato fuoco all'appartamento dove lavorava, dopo aver mozzato la testa della bambina con problemi di ritardo nello sviluppo.
Nell'abitazione è stato ritrovato il corpicino senza testa e quel punto è scattata la caccia all'assassina scomparsa. Alla vista degli agenti che le hanno intimato di fermarsi, la donna avrebbe anche minacciato di farsi esplodere.
Non ha agito da sola Gulchekhra Bobokulova, la donna accusata dell'omicidio e decapitazione di una bambina di quattro anni a Mosca. E' la convinzione degli investigatori russi, secondo i quali "ci sono complici della sospettata, o, per essere piu' precisi, persone che hanno istigato la donna, attualmente in liberta'".