Cronache
Quarto, Grillo attacca il Pd e lancia l'hashtag #condannanovoi
"8 domande e risposte su Quarto, intanto #condannanovoi". Cosi' Beppe Grillo su twitter attacca il Pd lanciando l'hashtag #condannanovoi. E pubblica una foto con Matteo Renzi e sopra il titolo 'Mafia Capitale: condannato ex assessore Ozzimo (Pd). Nella foto si vede il premier con la 'nuvoletta' del fumetto dove si legge Renzi che chiede: "Chi ci hanno condannato oggi?". Risposta: "Ozzimo!". E Renzi pensa, sempre con la nuvola che si usa nei fumetti, "Mer...!" e poi dice: "Attaccate i Cinque Stelle!".
Grillo prosegue nelle sue risposte sulla vicenda di Quarto. E' vero che il sindaco ha ceduto alle richieste dell'ex consigliere De Robbio sullo stadio? "No - risponde il leader M5S - le ha respinte facendo si' che rimanesse in mani pubbliche anziche' in mani private". E poi, sostiene che il sindaco non abbia mai ceduto alle richieste dell'ex consigliere: "Assolutamente no - dice Grillo - il sindaco si oppose anche alla sua nomina a presidente del consiglio Comunale di Quarto nonostante fosse il piu' votato".
E' vero che il sindaco di Quarto, Rosa Capuozzo, e' indagata? A questa domanda Beppe Grillo, dal suo blog, risponde cosi': "No, e' parte lesa". Perche' il sindaco non ha denunciato l'ex consigliere? "Perche' - prosegue il leader M5S - non si e' mai manifestata una minaccia tale da evidenziare un reato penale nei suoi confronti ma solo pressioni e richieste di tipo politico. Pressioni e richieste politiche che sono sempre state respinte dal sindaco e l'amministrazione di Quarto, in quanto non in linea con il M5S, il suo programma ed i suoi valori". Inoltre, Grillo spiega che il sindaco Capuozzo e' disponibile ad essere ascoltata dalla commissione Antimafia: "Assolutamente si'. Il M5S dal primo momento si e' reso totalmente disponibile affinche' l'argomento venisse affrontato in Antimafia ascoltando anche il sindaco di Quarto".
"A Quarto valutiamo ogni strada, compreso lo scioglimento del Comune". Lo dice in una intervista al Fatto Quotidiano, Roberto Fico, deputato M5S e membro del Direttorio dei Cinque Stelle, all'indomani dello scandalo che ha travolto il comune flegreo guidato dalla pentastellata Rosa Capuozzo, tra presunte infiltrazioni camorristiche e ricatti. "Quel che è certo – specifica Fico – è che l'ex consigliere comunale indagato (Giovanni De Robbio, accusato di voto di scambio ed estorsione aggravata ai danni del sindaco grillino, ndr.) è stato subito espulso dal MSS, e il sindaco Rosa Capuozzo sta portando avanti una battaglia di legalità: siamo con lei".
"Noi come M5S e come amministrazione siamo parte lesa – ci tiene a sottolineare Fico – lo afferma anche la magistratura. L'unica persona indagata è stata cacciata dal Movimento lo scorso 14 dicembre, perché non rispettava il nostro programma, e anzi agiva in modo ostativo rispetto ad esso". Effettivamente, veleni e intercettazioni, a parte, l'Amministrazione flegrea è ancora in piedi, nonostante alcune dimissioni non legate alla vicenda della presunta estorsione da parte del consigliere De Robbio. Sarà dunque il lavoro del pm John Woodcock a fare luce sul caso.
Rispetto all'ipotesi di scioglimento del Comune, Fico aggiunge "Prima però vogliamo attendere la chiusura delle indagini, per avere un quadro chiaro". Commentando gli attacchi del Pd, l'esponente M5S afferma infine: "Si attaccano a un pretesto, ma sono ridicoli". Proprio sui presunti legami con la camorra il M5S ha diffuso ieri una nota in cui attacca duramente il Partito Democratici: "Fa francamente ridere – si legge – che sia il Pd a ergersi a cattedra morale della politica, un partito che con la mafia ci è andato a braccetto finora, che è persino stato in grado di sostenere un condannato come De Luca alla presidenza della Regione Campania in una lista-ammucchiata sostenuta da Ciriaco De Mita. Fa ridere sì, che sia il Pd, che oggi ha fatto della questione morale una reliquia, ad avanzare lezioni di trasparenza nei confronti dell'unica forza politica onesta e pulita, qual è il M5S". Lo dichiara il M5S, a proposito della vicenda Quarto.