Cronache
Rave nel Cilento cortocircuito istituzioni. I 5 sindaci:non è sulla mia sponda

Il fenomeno rave trasforma il territorio, nel Cilento, sul fiume Calore. Il mercato degli stupefacenti si irradia nei paesini limitrofi con l'effetto...
Li abbiamo visti con i nostri occhi quel centinaio tra auto, camper, tende per circa 500 tra ravers e affini. Rifiuti, stupefacenti, plastica sono rimasti lì per giorni lungo il fiume più pulito d'Europa nel salernitano, il Calore. I rave party anche quest'anno, come da 4-5 anni a questa parte, hanno invaso uno dei territori più belli e meno conosciuti d'Europa. Se la flora e la fauna soffrono le conseguenze di questi raduni, l'effetto sulle zone abitate è quello di vedersi trasformati da piccolo paesello tranquillo a territorio facile anche per lo spaccio di stupefacenti.
Quelli del rave made in Campania, a differenza degli organizzatori di Valentano, al centro del mezzo disastro tenutosi intorno al lago di Mezzano, hanno trovato un sistema più pratico per ripetersi negli anni e aggregare gente. Anche perché le istituzioni dei paesini dislocati nella provincia profonda, lontani dai riflettori mediatici, hanno tempi dilatati, mezzi limitati e una calura estiva che non sempre aiuta (sic!). I partecipanti si accampano sul greto del fiume di un primo Comune, scatenano le loro feste a decibel impressionanti e all'arrivo delle proteste o delle istituzioni si spostano sulla sponda di fronte che è competenza di un altro Comune e di un altro comando delle forze dell'Ordine. E sposta che ti risposta, il giochino finisce per sollevare proprio tutti dalla responsabilità di agire velocemente, tranne ovviamente i cittadini del luogo, la flora e la fauna. Di notte si monta tutto e di giorno all'alba si smontano “le baracche”.
E' colpa di Postiglione? No, di Castelcivita. Non è vero, è colpa di Altavilla Silentina. E così di sindaco in sindaco, le sponde del fiume si moltiplicano e il rave va avanti per almeno una settimana. Tutto bene finché negli anni gli eventi non montano e si corredano di gente “forestiera che fa commercio terziario”, un modo per dire a bassa voce stupefacenti, come afferma il sindaco di uno dei paesi interessati. In sostanza ci sono persone che spacciano e portano nuove mode per divertirsi tra i giovani locali, tra “musica a palla”, Carabinieri che scoprono i traffici e i sindaci che fanno ordinanze restrittive.
Ma minimizzare oggi farà crescere l'evento creando problemi domani e 2 carabinieri e 4 vigili, i numeri che ci sono localmente, non avranno la capacità di intervenire quando le dimensioni del fenomeno non saranno più contenibili, con effetti negativi sul territorio, l'ambiente ma anche sulla gioventù locale alle prese con fenomeni che prima non vivevano.
Antonio Marra, sindaco di Altavilla Silentina: “Ogni anno li fanno ma sull'altra sponda, a Postiglione”.
Ma a noi risulta anche in località Portiello di Altavilla?
Marra: “Se arriva un gruppo e si muove velocemente non riusciamo a capirlo subito, comunque a noi non sono arrivate denunce o proteste, altrimenti interverrei di persona. Da quando ci sono questi eventi però, e a me risulta sempre nel Comune di Postiglione, arriva in paese gente 'forestiera che fa commercio terziario'. Non lo dico io ma ci sono le indicazioni delle forze dell'Ordine”.
Stupefacenti, non sono belle cose in un Comune piccolo lontano da queste dinamiche.
Marra: “No e gli abitanti di Altavilla non lo sanno. Noi facciamo ordinanze restrittive per evitare gli assembramenti, gli schiamazzi...”
Ma non si possono fare dei coordinamenti dei sindaci con le forze dell'Ordine per evitare i rave sul fiume Calore?
Marra: “I Comuni sono in difficoltà con i bilanci e hanno tante pressioni. Abbiamo solo 4 vigili. E' un problema di ordine pubblico e dovrebbero intervenire le Prefetture”.
“Si, tra i giovani locali sta emergendo il problema dell'uso delle droghe”, ci spiega Antonio di Altavilla, “d'altronde questi paesini a loro non offrono un granché”.
Mario Pepe, sindaco di Postiglione: “Sia l'anno scorso che quest'anno non abbiamo dato nessuna autorizzazione, causa Covid. Se è successo qualcosa è accaduto sulla sponda di Altavilla. I raduni che avevamo autorizzato nel 2017 e 2018 avevano un piano di sicurezza, di evacuazione, di gestione rifiuti, tutto a norma. Ma, ripeto, se c'è stato qualcosa è sull'altra sponda”.
Chiediamo cosa pensa dei raduni.
Pepe: “I raduni possono anche essere autorizzati ma con i controlli, la forza pubblica presente, l'Asl, eccetera”.
Franco Mennella, sindaco di Serre: “Si, ci sono stati ma nel territorio di Postiglione. Gli altri anni ci è arrivata voce di afflussi consistenti ma quest'anno non abbiamo notato movimenti di persone”.
Quando spieghiamo che siamo andati sul posto e abbiamo visto con i nostri occhi il rave anche quest'anno Mennella ci spiega: “Da noi no. Io sono contrario a queste manifestazioni e non sono in grado di sapere cosa accade all'interno, ma quest'anno anche dai paesi limitrofi non sono arrivate lamentale. Coloro che partecipano vanno nei paesi e acquistano beni ma non mi sembra disturbino”.
Antonio Forzati, sindaco del Comune di Castelcivita: “Ci sono stati negli anni addietro ma non quest'anno, tra i Comuni di Castelcivita e Postiglione ma erano di pochi giorni e controllati. Poi però mi sembra che si spostassero. Io sono comunque contrario a queste iniziative per i danni che si arrecano alla flora e alla fauna. Se è successo di nuovo è nel Comune di Postiglione. A noi comunque oggi non sono arrivate segnalazioni”.
Ettore Poti, sindaco di Controne: “A noi non sono arrivate lamentele. Forse è successo qualcosa al Comune di Castelcivita ma qualche sera e niente di particolare. Noi abbiamo sul fiume una sola area piccola e non è attrezzata per eventi simili.”
Altavilla dice che il rave è stato a Postiglione, Postiglione dice che è stato ad Altavilla, Serra dice che è stato a Postiglione, Controne dice che è stato a Castelcivita e Castelcivita dice che è stato a Postiglione. E comunque nessuno ha visto niente, tanto meno 500 persone che per una settimana mangiano, trombano, ballano e si sballano. Arrivederci e grazie, ci vediamo l'anno prossimo col gioco del fiume invece che con il gioco dell'oca.
Al comando dei Carabinieri di Eboli, centro di coordinamento della zona, non sono arrivate denunce e segnalazioni. Al comando di Postiglione risulta che quest'anno non ci siano stati eventi del genere sul proprio territorio. Segnalazioni sono arrivate dai cittadini ma gli eventi erano stati organizzati sulla sponda di Altavilla. Al comando di Altavilla non risultano eventi simili nella scorsa settimana e non risultano denunce. Agli altri comandi, Serre, Castelcivita e Controne (queste ultime due sono sotto l'egida di Postiglione in questo periodo) non risultano eventi.
Intanto i cittadini oramai disillusi da anni di inedia sembrano restii a fare denunce di persona, preferiscono scrivere le loro rimostranze su Facebook.