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Cronache
Recovery Fund, Roma prenderà le briciole? Tutt'altro, la giunta Raggi c'è

*di Giuliano Pacetti

Sembrava una “missione impossibile” per i paesi dell’Europa fare un debito comune e garantirne in solido la restituzione entro il 31 dicembre del 2058. Bravo Giuseppe Conte e il suo Governo a portare a casa la “missione impossibile”, assicurando all’Italia la gestione di circa il 28% delle risorse complessive del Recovery Fund.

Bravo Mario Draghi e il suo Governo a raccogliere quell’eredità e a segnare un punto decisivo per il rilancio del nostro Paese. Nonostante la grande mole di danaro in arrivo, i disfattisti e i lanciatori di monetine si palesano in tutta la loro inadeguatezza. Non è una notizia scrivere che il Governo Draghi si sia dimenticato di Roma, dando buca alle speranze di Raggi e dei romani di vedere finanziata la mobilità romana. Meglio se si fosse spiegato che si intendeva tenere un faro acceso sulla necessità di veder finanziate opere che avrebbero visto la loro conclusione dopo il 2026, che è la data limite per l’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal piano di Ripresa e Resilienza. Detta così la musica cambia e con essa il solito spartito: è tutta colpa della Raggi.

Ecco spiegato l’equivoco: lo strumento di Ripresa e Resilienza non era il documento che si prestava all’inserimento di finanziamenti previsti per opere quali i prolungamenti delle Metro o dell’acquisto di treni e bus, oltre a funivie e tramvie. 191,5 miliardi di euro (comprensivi della sovvenzione a fondo perduto di 68,9 miliardi) debbono essere impiegati entro il 2026, mentre il fondo per la coesione territoriale guarda ad orizzonti diversi, non entra nel particolare ed elenca per titoli. Ma vediamo più in dettaglio. La pandemia e la voglia di ripresa hanno spinto i 27 Paesi dell’Europa ad elaborare un Piano che guardasse al futuro delle nuove generazioni. Tale Piano - Next Generation (Ngeu) - si serve due strumenti: un primo strumento è dedicato alla Ripresa e alla Resilienza (Rrt) e garantirà risorse per 191,5 miliardi di euro; un secondo strumento sono risorse, pari ad oltre 75 miliardi di euro, da usare per la coesione territoriale (React). In tale ambito trovano la loro collocazione gli investimenti per lo sviluppo del trasporto rapido di massa, per il rinnovo delle flotte di bus e treni verdi e, infine, per l’acquisto di bus elettrici. 

Da Roma ladrona a Roma onesta e capace di pensare al futuro dei propri cittadini. Il Movimento 5 Stelle non ha mai negato la sua anima verde, attenta ai problemi di inquinamento e vocata alla riduzione delle cause che provocano la congestione del traffico. In questo senso vanno gli investimenti previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza che riguardano la mobilità sostenibile e le infrastrutture che la denotano. Fa un certo effetto leggere che in Italia due persone su tre ogni giorno usano la propria auto per gli spostamenti. E fa ancora più effetto sapere che solo il 10% dei cittadini utilizzi i mezzi pubblici di trasporto. In questo quadro si è posto il problema di un trasporto pubblico di massa che sia rapido ed efficiente e che riduca il traffico privato. Per quanto ci riguarda abbiamo dotato Roma di piste ciclabili come mai si era visto e pensato, abbiamo rifatto le strade ed ora aspettiamo i finanziamenti, sia i fondi già assegnati per l’acquisto di nuovi 50 tram e sia quelli con i quali ristrutturare la linea metropolitana A e B e quella C.  

Metro, tram, funivie e filovie sono la risposta che il Governo si è impegnato a dare al resto dei Paesi d’Europa. L’intervento tende a migliorare la mobilità delle principali aree metropolitane: i gufi si mettano l’anima in pace, Roma Capitale sarà della partita. Peraltro, il piano del Governo prevede anche il graduale inserimento, nelle attuali flotte di bus e treni, di mezzi con ridotto impatto ambientale, oltre che la realizzazione di infrastrutture di ricarica dei bus elettrici. Con Virginia Raggi a Roma la macchina amministrativa è ripartita e il contrasto alla criminalità non ha ceduto di un millimetro. Roma ha le carte in regola per sentirsi ed essere migliore e siamo convinti che potremo contare sui finanziamenti richiesti. 

    *Capogruppo M5S in Assemblea Capitolina e Consigliere delegato dell’Area Metropolitana di Roma

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