Cronache
Reggio Emilia, 106 interdittive antimafia. La 'ndrangheta la fa da padrona
Nessuna delle altre province fa registrare dati simili, neppure Reggio Calabria e Catanzaro. Dagli appalti ai parchi comunali: un exploit senza precedenti
Reggio Emilia, il triste primato: "Siamo in provincia di Cutro"
La provincia di Reggio Emilia vanta un triste primato, è quella con più interdittive antimafia in tutta Italia: ben 106. La 'ndrangheta in questo Comune - si legge sul Fatto Quotidiano - ha una denominazione di origine controllata ben precisa: Cutro, tristemente nota alle cronache di questi giorni per la strage in cui hanno perso la vita almeno 79 migranti. Da questo paese in provincia di Crotone è arrivata nel dopoguerra un’immigrazione massiva, accompagnata anche da decine di ‘ndranghetisti mandati in soggiorno obbligato. I cutresi hanno formato in questo angolo di Nord una delle comunità più numerose d’Italia, molto attiva nell'edilizia. Insomma, c’è un mondo dietro a un exploit che non ha precedenti: con 106 interdittive antimafia Reggio Emilia è (di gran lunga) la provincia con più misure in Italia. Più di Salerno, (una settantina), più di Catanzaro e Reggio Calabria, rispettivamente poco sotto e poco sopra la cinquantina.
Nel 2019 - prosegue il Fatto - l’ufficio antiriciclaggio della Banca d'Italia aveva stilato una classifica delle economie più infiltrate: Reggio era al tredicesimo posto; al Nord era seconda solo a Milano. L’esito giudiziario sembrerebbe confermare il lavoro degli inquirenti: i 26 ricorsi presentati sono stati tutti respinti dal Tar; altri 6 anche dal Consiglio di Stato. Ci sarebbe poi da riflettere sulla percentuale che resta fuori da queste azioni legali: il 75% delle aziende escluse dalla white list non ha nemmeno provato a rivolgersi al giudice amministrativo. Il proprietario di un noto ristorante del centro lo dice quasi per scherzo, tra un tagliere di salumi, uno gnocco fritto e un bicchiere di Sangiovese: "Qui siamo in provincia di Cutro".