Cronache
Scafisti, Gentiloni: "Proposta italiana all'Onu"

L'Italia ha sottoposto ai membri europei del Consiglio di sicurezza dell'Onu una bozza di risoluzione per far fronte all'immigrazione illegale che potrebbe essere votata "entro 10 giorni". L'obiettivo e' fornire "una base legale alle diverse attivita' di contrasto al traffico di esseri umani e che consenta di assicurare i trafficanti alla giustizia", ha spiegato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, al termine di un incontro con il collega polacco a Varsavia. "Credo che ci siano le condizioni per arrivare ad approvarla", ha assicurato. "Io sono ottimista", ha aggiunto il titolare della Farnesina, "la strada non e' in discesa ma nella comunita' internazionale c'e' una consapevolezza condivisa che si deve fare qualcosa contro il traffico degli esseri umani". La bozza e' stata condivisa con i membri permanenti europei del Consiglio di sicurezza (Gran Bretagna e Francia) e a quelli non permanenti (Lituania e Spagna) e in questa settimana verra' condivisa anche con gli altri partner.
Gentiloni si e' detto certo che "il lavoro" diplomatico avviato potra' portare "a un risultato utile, non certo per risolvere l'intera emergenza ma per combattere il traffico di esseri umani". "Questo ci consentira'", ha aggiunto, "di fare singole operazioni che ovviamente pero' non vengono dettagliate nello specifico della risoluzione".
Il titolare della Farnesina ha ribadito la richiesta italiana di arrivare a un sistema che preveda un regime di quote tra i singoli Stati membri per l'accoglienza dei rifugiati che giungono alle frontiere dell'Ue, una ripartizione che attualmente avviene solo su base volontaria. Su questo punto il ministro degli Esteri polacco, Grzegorz Schetyna, non si e' sbilanciato, anche se ha riconosciuto che "l'Italia sta vivendo un'esperienza difficile perche' affronta il problema in prima linea". "La solidarieta' europea non significa solo condividere gioie e successi ma anche problemi, nessuno deve essere lasciato da solo", ha sottolineato.
Schetyna si e' impegnato a sostenere Frontex, l'agenzia dell'Ue con sede a Varsavia che vigila sulle frontiere esterne dell'Unione, e ha ricordato che le guardie di frontiera polacche sono gia' impegnate per far fronte al problema.